Milano

Milano: guerriglia in strada a San Siro dopo video rap, 13 perquisizioni

I ragazzi, 10 maggiorenni e 3 minorenni, sono indagati in concorso di manifestazione non preavvisata. I disordini dopo il video di Neima Ezza

Milano: guerriglia in strada a San Siro dopo video rap, 13 perquisizioni

Perquisizioni domiciliari per 13 ragazzi - di questi 3 sono minorenni - indagati per gli episodi di violenza commessi contro le forze dell'ordine, nel pomeriggio di sabato 10 aprile, vicino a piazza Selinunte, in zona San Siro, a Milano. Li sta eseguendo la polizia: 13 decreti di perquisizione domiciliari emessi dal sostituto procuratore Nobili, coordinatore del pool antiterrorismo della procura di Milano, e dal procuratore del tribunale per i minori di Milano Cascone, nei confronti di 10 maggiorenni e 3 minorenni: sono indagati in concorso per manifestazione non preavvisata, violenza e resistenza a pubblico ufficiale aggravate, nonche' per porto d'armi per un maggiorenne. 

Sabato 10 aprile in zona San Siro circa 300 ragazzi si erano ritrovati nel pomeriggio per un video rap senza alcun distanziamento e poi hanno iniziato a lanciare pietre, bastoni e bottiglie contro le forze dell'ordine intervenute. I disordini sono avvenuti quando i ragazzi si sono spostati verso piazzale Selinunte da via Micene. E le forze dell'ordine hanno dovuto lanciare un lacrimogeno per disperderli. Poco prima i giovani erano saltati su alcune auto in sosta.

Tra gli indagati c'e' anche Zaccaria Mouhib, 19enne noto come rapper col nome di Baby Gang. Anche lui, cosi' come il rapper milanese Neima Ezza, e' accusato di violenza o minaccia e resistenza a pubblico ufficiale e manifestazione non preavvisata. Mouhib, nato a Lecco, residente a Sondrio, ha alcuni precedenti penali ed è domiciliato in una comunita' fuori Milano. Neima Ezza invece, e' nato in Marocco e vive a Milano.

Tra le condotte contestate ai giovani pure "le offese e le violenze verbali" contro le forze dell'ordine e il "porto e il lancio di armi e oggetti pericolosi". Le perquisizioni sono finalizzate anche a trovare elementi sulla "ragionevolmente ipotizzabile sussistenza di altri reati caratterizzati da situazione di connessione". Col blitz si cercano pure "armi, munizioni, strumenti da punta e taglio", data la "particolare violenta animosita', desumibile dalle condotte tenute in piazza" e la "eccezionale veemenza dei fatti".

Disordini piazza Selinunte: emessi sei provvedimenti prevenzione 

Il Questore di Milano Giuseppe Petronzi ha emesso 6 provvedimenti di prevenzione a carico di alcuni dei giovani identificati dalla Squadra Mobile e dalla Digos nel corso dei fatti di sabato scorso in piazza Selinunte a Milano. I provvedimenti di prevenzione sono stati notificati ai destinatari stamane nel corso delle perquisizioni. Si tratta di giovani di eta' compresa tra i 18 e i 27 anni, di origine magrebina, tutti con precedenti di polizia per reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti, reati contro la persona e reati contro il patrimonio. 

In dettaglio, sono stati emessi 5 Avvisi Orali e un provvedimento di Rimpatrio con foglio di via obbligatorio nei confronti di un ventenne residente a Sondrio, che non potra' rientrare nel comune di Milano per 3 anni. I destinatari degli Avvisi Orali sono tutti residenti nel Capoluogo, nella zona di Piazzale Selinunte e del quartiere "Baggio". Gli stessi sono stati formalmente invitati a tenere, d'ora in poi, una condotta conforme alla Legge, a pena di incorrere in piu' incisive e gravose misure di prevenzione, come la Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza. Proprio quest'ultima misura piu' afflittiva e' al vaglio della Divisione Anticrimine per altri 4 giovani, di eta' compresa tra i 18 e i 25 anni, che annoverano precedenti di polizia piu' gravi (tra cui rapina, lesioni personali, possesso di oggetti atti ad offendere) ed hanno quindi espresso una pericolosita' sociale che necessita di misure di contenimento piu' coercitive.

 







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