Salute e giovani, i B.Livers a confronto con la politica
Fontana: "Il volontariato è una delle realtà che cerchiamo maggiormente di promuovere come Regione Lombardia, nel campo sanitario ma anche nel campo civile”
Migliorare la qualità della vita dei giovani pazienti cronici attraverso percorsi di inclusione sociale e lavorativa. Il tutto grazie anche alla ricerca medico scientifica che permette di trovare soluzione che possano dare nuove opportunità ai pazienti e le loro famiglie. Questo il filo conduttore al centro dell’incontro "We B.LIVE: la vita oltre la malattia. Ragazzi prima che pazienti”, che si è tenuto ieri alla Triennale di Milano.
Hanno partecipato all’incontro il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, il Presidente della Commissione Sanità della Regione Piemonte, Domenico Rossi, il Presidente della Commissione Salute della Regione Liguria Matteo Rosso (in collegamento video) e Massimo Scaccabarozzi, Amministratore Delegato di Janssen Italia e Presidente di Farmindustria.
Il Governatore Fontana, nel suo intervento, ha sottolineato come “è bellissimo vedere l’impegno di tanta gente, soprattutto delle tante persone impegnate nel volontariato di cui la Lombardia è molto ricca, ma anche di tutte quelle persone e ragazzi che hanno fatto della malattia un’esperienza di vita. Il loro esempio di forza deve essere presentato perché possa aiutare anche gli altri. Non dobbiamo dimenticare che c’è un mondo di disperazione che non è in grado di fare dalla malattia una forza. Dobbiamo guardare a loro. Il volontariato è una delle realtà che cerchiamo maggiormente di promuovere come Regione Lombardia, nel campo sanitario ma anche nel campo civile”.
“Il nostro impegno è quello di contribuire ad accendere i riflettori sul progetto Cicatrici e sull’incredibile attività dei ragazzi di B.Livers, che con le loro storie speciali sono espressione della resistenza nei confronti degli ostacoli della vita” ha affermato Massimo Scaccabarozzi, Presidente e Amministratore Delegato di Janssen Italia. “Noi di Janssen da sempre siamo vicini ai pazienti di tutto il mondo e con la nostra ricerca di farmaci innovativi siamo stati in grado di migliorare la salute e la qualità di vita di milioni di persone, rispondendo concretamente alle sfide che la vita pone loro ogni giorno. Abbiamo contribuito con la nostra innovazione a risolvere e a cronicizzare alcune tra le più gravi patologie della salute globale, cambiando la vita dei pazienti, rendendole possibili. Questo è il nostro orgoglio. Donare più tempo alla vita e più vita al tempo a tutti i pazienti che stanno aspettando, affinché le loro ferite possano tutte diventare quelle cicatrici positive a testimonianza della vita che continua e che vince la propria sfida.”
"Oggigiorno è importante pensare ai pazienti come persone, non solo malati nel corpo, ma come individui che devono vivere al massimo e nelle migliori condizioni possibile, il pezzo di vita che ci è consentito di vivere. Lungo o breve che sia. I B.livers sono ragazzi che, durante o dopo il loro percorso di malattia, lavorano e progettano per costruire un futuro migliore per sè e per tutti i giovani che, come loro, sperano in un mondo migliore”. Queste le parole di Bill Niada, Presidente della Fondazione Near, che ha poi invitato tutti a visitare la mostra “Cicatrici”, che verrà inaugurata grazie al sostegno di Janssen, sempre in Triennale, il 17 ottobre e sarà visitabile dal 18 al 28 ottobre. In un percorso durato un anno i B.Livers, ragazzi affetti da gravi patologie croniche e quelli del +LAB, l’innovativo laboratorio del Politecnico di Milano, hanno raccontato e poi scolpito con le stampanti 3D le proprie cicatrici su due icone della bellezza, la Venere di Milo e il David di Michelangelo.
CICATRICI, LA MOSTRA
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