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Milano, il rapinatore 12enne colpisce ancora: quarto colpo in sette giorni
(foto Lapresse)

Milano, il rapinatore 12enne colpisce ancora: quarto colpo in sette giorni

Nuova fuga dalla comunità e nuova rapina per il dodicenne marocchino Momo (nome di fantasia, ndr). La quarta nell’ultima settimana, l’ottava nell’ultimo mese. Ieri alle 23.30 i Carabinieri del compagnia Duomo, impegnati in servizi preventivi contro i reati predatori in zona, nel passare in piazza Duca D'Aosta hanno notato due giovani nordafricani che dopo essersi avvicinati ad un turista indiano di 36 anni lo hanno afferrato per una gamba, strappandogli dal collo la collana d'oro che indossava, del valore di 3mila euro. Ne è nata una colluttazione nel corso della quale la vittima è riuscita a rientrare in possesso del monile, mentre i rapinatori, due maggiorenni marocchini di 24 e 19 anni sono sono stati prontamente bloccati dai militari.

Milano, i carabinieri ermano altri due ladri

Nel corso della loro identificazione in piazza i carabinieri sono intervenuti per fermare altri due giovani che dopo aver strappato un orologio dal polso di un turista malesiano 39 anni. I ragazzi sono risultati essere un 18enne libanese e appunto Momo. Gli arrestati sono stati portati nella casa circondariale di Milano San Vittore. Momo, invece, è stato affidato per l’ennesima volta a un centro servizi minori non accompagnati di Milano.

Bastoni (Lega): "Il sistema di accoglienza è completamente fallimentare"

 “Il caso del baby rapinatore nordafricano di 12 anni protagonista di 12 rapine in un mese dimostra che il sistema di accoglienza è completamente fallimentare. Solo a Milano di 1400 procedimenti aperti al Tribunale dei Minori solo 800 risultano inseriti in comunità da cui molti entrano ed escono per delinquere, per poi una volta riconsegnati fuggono indisturbati. Tutto a spese dei contribuenti". Lo dichiara Max Bastoni, consigliere regionale della Lega, 'in merito ai numerosi arresti e fermi di minori non accompagnati effettuati negli ultimi mesi nel capoluogo lombardo'.

“Dietro la maschera ipocrita dell’accoglienza si cela un pericolo costante e oramai incontrollato. - prosegue Bastoni - Chi arriva sulle nostre coste finisce per entrare in un contesto paracriminale da cui mi pare difficile porre rimedio nell’immediato. Il sistema delle comunità non garantisce controlli efficaci né impedisce ai minori non accompagnati di agire indisturbati e le Forze dell’Ordine non hanno l’organico per piantonare chi viene fermato e denunciato. Inoltre nella relazione del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minori Ciro Cascone è bene specificato che la maggioranza dei reati di gruppo vedono protagonisti minori non accompagnati, spesso di origine magrebina ed egiziana. Una volta entrati in Italia spesso finiscono a mutuare le condotte dei connazionali, entrando in una rete di omertà e microcriminalità nelle vie più popolate da stranieri. Trovarli è difficile se non impossibile ma intanto il conto lo pagano i milanesi e i turisti. L’accoglienza diventa un alibi per subire i reati. Bel modo di intendere la società. Il sistema delle comunità è un fallimento da cui non sono esenti da colpa Comune di Milano e magistratura. Un copione già scritto”.

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