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Milano, il Teatro Dal Verme celebra 150 anni con lo sguardo rivolto al futuro
Maurizio Salerno (foto: Lorenza Daverio)

Milano, il Teatro Dal Verme celebra 150 anni con lo sguardo rivolto al futuro

Celebra 150 anni uno dei luoghi simbolo della cultura milanese: il teatro Dal Verme inaugurato il 14 settembre del 1872 e che nel tempo ha saputo mantenersi fedele alla propria vocazione originale di fucina di nuovi talenti e luogo di riferimento per il pubblico meneghino più affamato di modernità e innovazione. Qui esordì alla direzione a 25 anni Arturo Toscanini, appena diplomato. E qui il futurista Filippo Tommaso Marinetti si sentì sempre a casa, dopo il clamore e lo scandalo del primo concerto futurista con gli intonarumori di Luigi Russolo. Innumerevoli gli artisti nazionali e internazionali di primo piano che negli anni hanno calcato il palco di via San Giovanni sul Muro: da Totò a Aldo Fabrizi, da Duke Ellington a Louis Armstrong, per citarne alcuni. La lunga e proficua collaborazione con la Milanesiana ha portato al Dal Verme, tra gli altri, Umberto Eco, Patti Smith, Lou Reed, Marina Abramović, Dario Fo e Franca Rame, Francis Ford Coppola, Zygmunt Bauman, il Dalai Lama, Liliana Segre. Ma da 75 anni il Dal Verme è anche la casa dei Pomeriggi musicali, che hanno lanciato verso carriere internazionali, tra gli altri, Claudio Abbado, Aldo Ceccato, Riccardo Muti.

La storia del teatro Dal Verme di Milano in una mostra

Tanta la storia da ripercorrere. Dopo il preludio del 14 giugno con la proiezione del film "Il Jockey della Morte", i festeggiamenti entrano nel vivo mercoledì 14 settembre con l'inaugurazione di "Teatro in Mostra", a cura di Paolo Bolpagni, che abbraccia 150 anni di cultura al Dal Verme. Al vernissage delle 18 (ingresso su prenotazione su eventbrite.it) parteciperà anche Paolo Rossi, La mostra storico-documentaria e multimediale sarà visitabile sino al 27 novembre nella sala piccola del teatro al piano interrato, con un video d’anticipazione nel foyer. Tra locandine storiche di concerti e spettacoli, documenti, giornali e riviste d’epoca, fotografie, libretti, locandine, modellini e un’installazione saranno ripercorsi, per immagini e testimonianze, alcuni aspetti della storia - a tratti anche rocambolesca -  del Teatro. Il programma prosegue con un totale di 15 tra eventi, concerti, incontri, proiezioni sino a fine 2022.

Dal Verme, Salerno: "Questo teatro è stato di tutto e di più"

Spiega il direttore generale e artistico della Fondazione I Pomeriggi Musicali ad Affaritaliani.it Milano Maurizio Salerno: "L'obiettivo è quello di raccontare 150 anni in 15 appuntamenti. Questo teatro è stato di tutto e di più. E' stato un circo, è stato un cinema, un teatro d'avanguardia con uno sguardo al futuro. Un teatro che ha guardato lo spirito dell'innovazione che c'era in giro, sia sotto l'aspetto delle produzioni dell'opera che da tutti i punti di vista. E' un teatro che racconta 150 anni di storia della città di Milano". Da 75 anni la storia del teatro si intreccia a quella dei Pomeriggi musicali: "Due realtà che hanno molto in Comune, soprattutto la vocazione a puntare sulle giovani promesse".

La rocambolesca storia del Dal Verme, culla della cultura milanese

Una storia rocambolesca, si è detto, quella del Dal Verme: caratterizzata anche dalle ferite inferte dalla seconda guerra mondiale, con le bombe degli alleati che il 15 agosto del 1943 colpiscono la famosa cupola di rame. Il teatro è riprogettato nel 1946 e riprende a macinare successi. Ma gli anni Ottanta segnano il tempo del declino, che culmina con la chiusura definitiva nel 1984. Una pagina triste, lasciata alle spalle con la riapertura dei lavori nel 1999.  E il 5 aprile 2001 la Presidente della Provincia di Milano Ombretta Colli e il sindaco Gabriele Albertini presentano alla città il nuovo Teatro Dal Verme. Perfettamente restaurate le facciate esterne, l’interno del Teatro Dal Verme è stato trasformato in un moderno auditorium con una Sala Grande da 1400 posti e due sale modulari da 100 e da 200 posti rispettivamente. La gestione è da allora affidata alla Fondazione I Pomeriggi Musicali, ente di produzione musicale partecipato da Regione Lombardia, Provincia di Milano e Comune diMilano.

Il futuro del teatro Dal Verme secondo Salerno

Una attenzione da parte delle istituzioni che da allora non è più venuta meno. Spiega Salerno: "I nostri soci fondatori, Comune e Regione, hanno da sempre una particolare attenzione. Penso anche che bisogna fare una riflessione su come rimodulare e ripensare la programmazione degli spettacoli di musica classica. Non può essere sempre il solito cartellone con i soliti programmi di venti anni fa. Bisogna avere un po' il coraggio e un po' l'intuito di fare nuove proposte. Nella programmazione l'obiettivo è di cercare  di portare i giovani a teatro".

Come vede il direttore il teatro Dal Verme nei prossimi 15 anni? "Prima di tutto vorrei che il teatro sia  partecipato molto più dai giovani. Questo è l'augurio. Meno social e più socialità. La realtà è proprio questa, uno spazio sociale: che il pubblico si riappropri del Teatro Dal Verme. Noi cercheremo di fare delle produzioni che non siano solo di musica classica, ricercando una trasversalità con gli altri generi musicali". La casa della musica e della cultura milanese celebra dunque i suoi primi cinquanta anni con l'ambizione di porre le fondamenta di un percorso ancora lungo e ricco di soddisfazioni.

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