Milano

Milano, imbratta auto, poi si scusa. Rozza: "E prevalsa l’indignazione"

Il gesto di protesta durante il cleaning day


Sono stati oltre 1400 i volontari che sabato si sono impegnati in 60 scuole di Milano per ripulire 13 mila mq di facciate. I numeri testimoniano l'ampio coinvolgimento di 'Scuola facciamola pulita' registrato in tutti i quartieri della citta' come risposta alla'appello lanciato dall'assessorato all'Arredo urbano per restituire decoro agli edifici scolastici della citta'.

"Una grande dimostrazione di affetto per la città", così l'assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbano Carmela Rozza che ha preso parte al cleaning day, ha definito la manifestazione. Una giornata che però si è conclusa tra le polemiche che hanno coinvolto proprio Carmela Rozza, protagonista di quello che lei stessa ha definito un "gesto di ribellione", ovvero imbrattare un auto che si trovava in sosta vietata proprio lungo un muro di quelli che andavo puliti. Un comportamento poco civile che ha mandato su tutto le furie l'assessora.

Il fatto ha suscitato subito grande clamore e polemiche. Ma a chi la critica, l'assessore replica che il suo e' stato un gesto di "ribellione a un gesto di arroganza". "E' stata lasciata un'auto in sosta vietata sul marciapiede di fronte alla scuola di via Monviso che ha la funzione di tutelare la sicurezza dei bambini che frequentano l'istituto. Sottolineo due aspetti: per sistemarsi sul marciapiede l'automobilista ha adoperato impropriamente lo scivolo per disabili ignorando i divieti, inoltre quel mezzo collocato a ridosso del muro ha ostacolato l'attivita' dei volontari che si sono radunati per ripulire la scuola dalle tag".

"La pennellata che ho dato sullo sportello dell'auto - continua l'assessore - è stato un atto di ribellione ad un gesto di arroganza cui purtroppo continuiamo ad assistere ogni giorno: forse questo signore ha voluto seguire l'esempio di Mariastella Gelmini che si e' fatta immortalare di fronte ad auto in sosta vietata quasi a difendere la scelta dei proprietari". "I vigili, cui abbiamo segnalato la situazione, hanno elevato la contravvenzione ma non e' stato possibile rimuovere l'auto data la particolare posizione in cui e' stata lasciata. Voglio, infine, rassicurare sugli effetti della mia azione: si tratta di pittura che non produce alcun danno sulla superficie della vettura e che e' stata rimossa pochi minuti dopo da un volontario", conclude l'assessore. Che si è scusata del suo gesto con una lettera aperta

LA STRIGLIATA DI SALA - "Un gesto inappropriato resta tale anche se e' la reazione a un comportamento incivile". Cosi' Beppe Sala, candidato sindaco del centrosinistra prende le distanze dal comportamento dell'assessore ai lavori pubblici e arredo urbano Carmela Rozza, che oggi durante il cleaning day, ha imbrattato un'auto in divieto di sosta con della vernice, come "gesto di ribellione a un gesto di arroganza". "Noi - aggiunge Sala - dobbiamo dare esempi positivi, sempre e comunque". 

LA LETTERA APERTA DI CARMELA ROZZA
Lettera aperta al Sindaco di Milano, ai colleghi di giunta, ai cittadini. Cari concittadini, con queste parole voglio chiarire i motivi del mio gesto compiuto nel corso della giornata del Cleaning Day del 2 aprile scorso. Riconosco che il mio gesto non si concilia con il ruolo istituzionale che ricopro e che richiede coerenza, tanto verso il bene pubblico, che verso il bene privato, e di questo mi scuso. Non posso accettare che il mio lavoro per la città e verso la qualità del vivere di tutti, venga messo in discussione da un gesto contro il degrado del nostro vivere quotidiano. Riconosco che in me è prevalsa l’indignazione. La vicenda è nota e a me è parso che vincesse il sopruso a danno dei cittadini più deboli e dei bambini. È cronaca di tutti i giorni quella che vede centinaia di passaggi riservati ai portatori di handicap, delle scuole milanese, di tanti passaggi pedonali, occupati dalle auto in sosta selvaggia. Ecco perché, pur considerando il mio ruolo, chiedo a tutti di valutare il reale peso della questione, che si risolve in un bisogno chiaro e concreto di difendere i molti dalle prepotenze di alcuni. Mi dispiace per quei colleghi e quelle persone che si sono risentite per questo mio gesto. Vale ricordare che porre protezioni intorno ad ogni scuola ha un costo di 10.000 euro ciascuna, l’abbiamo fatto in più di 600 edifici scolastici, senza contare l’investimento per abbattere tutte le barriere. Ero e sono indignata e se dico che non rifarei quel gesto, è solo per il rispetto che devo alle istituzioni che rappresento e a tutti quei cittadini che ho voluto difendere. Ma considero inattendibile chi difende la legalità a luce alterna e incoraggia i cittadini al parcheggio selvaggio. Per il resto, pensando soprattutto alla difesa dei portatori di handicap, vale la regola che insegna a tutti come rispettare il prossimo. Io lo farò comunque. Cordiali saluti Carmela Rozza, Assessore ai lavori pubblici e all’Arredo Urbano, Comune di Milano. E con orgoglio».







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