Milano

Milano in Comune agli elettori grillini: “Venite da noi, stesse battaglie”

di Francesco Floris

Gli esponenti della lista civica Milano in Comune non hanno dubbi: il pensiero dei M5S è più vicino al loro che non a quello di Beppe Sala

Milano in Comune agli elettori grillini: “Venite da noi, stesse battaglie”

L'alleanza con Beppe Sala? “È Innaturale”. Perché? “In cinque anni abbiamo condotto battaglie insieme per la città di Milano. Noi e il Movimento Cinque Stelle ci siamo sempre trovati d'accordo sui temi urbanistici e la difesa del territorio”. La scelta dei grillini allora? Fatta solo per “ragion di Stato” e “ignorando 5 anni di battaglie” con “qualche lodevole eccezione” mentre quasi tutti “gli esponenti locali dei pentastellati sono pronti schierarsi compattamente con il centrosinistra”.

Punta dritto agli elettori Cinque Stelle di Milano Alessandro Brambilla Pisoni. Avvocato, esperto di diritto dell'abitare, portavoce di “Milano in Comune”, la lista civica di sinistra che ha candidato a sindaco della città l'architetto e ingegnere Gabriele Mariani, sostenuto anche da Rifondazione comunista e “AmbientaLista”, la nuova realtà lanciata tre mesi fa espressione dei comitati ambientalisti di Milano, l'appello di Pisoni è rivolto non ai dirigenti ma agli elettori dei Cinque Stelle nel capoluogo lombardo. Passati in pochi mesi da grandi detrattori dell'ex manager di Expo a proporre “programmi” da “costruire insieme” e coalizioni. Così la sinistra radicale punta sull'effetto “tradimento”: quanti sono gli elettori grillini – non tantissimi a Milano come nel resto d'Italia ma molto radicali e legati alle battaglie della prima ora del Movimento – e che potrebbero non aver gradito l'inversione a “U” dei propri rappresentanti locali?

Prima dell'insediarsi del governo Draghi e della grande coalizione a Roma, l'intesa fra la sinistra radicale di Milano con il Movimento Cinque Stelle per la corsa a Palazzo Marino sembrava cosa possibile. Per un paio di settimane a gennaio anche probabile. Il significato politico? Le opposizioni più dure e pure a Beppe Sala e Partito democratico che si mettono insieme per provare a fare cartello e raccogliere voti, soprattutto su temi ambientali e urbanistici, per portare un drappello di uomini e donne in consiglio comunale e nei Municipi, con cui dare battaglia negli anni successivi. Basti pensare a quante mozioni e ordini del giorno – dagli scali ferroviari dismessi agli appalti per il verde pubblico – sono stati firmati insieme da esponenti grillini in consiglio comunale con Basilio Rizzo, lo storico consigliere di Milano in Comune e Rifondazione che nel 2021 non si ricandiderà dopo 40 anni di attività politica a Palazzo Marino.

Oggi le possibilità di un'alleanza Movimento-sinistra sono ridotte al lumicino. Inesistenti dicono in molti. I vertici pentastellati hanno fatto capire ampiamente che la strada scelta è quella dell'alleanza con il centrosinistra. Certo, ci sono nodi intricati da scogliere anche in quel campo, come i rapporti critici con i centristi di Italia Viva, Più Europa e Azione. Ma alla fine l'alleanza si farà – è la certezza che hanno quasi tutti nell'ambiente.

E sulla base di questa certezza che vanno lette le parole di Brambilla Pisoni. “Milano in Comune si rivolge agli elettori delusi dei Cinque Stelle per invitarli a non scegliere l’astensione” dice ad Affaritaliani.it Milano. Aprendo palesemente la strada a una potenziale fronda grillina: “Siamo pronti ad accogliere chi crede che Milano possa essere un luogo migliore”. Su quali temi? “Difesa dell’ambiente” a cominciare da consumo di suolo, inquinamento, maxi progetti immobiliari come quello dello stadio San Siro tornato d'attualità con la polemica sulla Super League e “dei diritti sociali” a cominciare dalle condizioni di lavoro nel terzo settore fino al caro affitti in città, che nemmeno con la pandemia e lo svuotarsi progressivo di Milano è stato attenuato nonostante le numero case vuote sul mercato.

 






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