Milano

Milano: inchiesta appalti, Guadagnolo sfiduciato da ex sindaco di Basiglio

Il Comune di Basiglio ha fatto sapere che il funzionario era stato sfiduciato per aver preso iniziative in autonomia e contro i pareri dell'amministrazione

Milano: inchiesta appalti, Guadagnolo sfiduciato da ex sindaco di Basiglio

Arturo Guadagnolo, il funzionario finito agli arresti domiciliari la scorsa settimana nell'ambito dell'inchiesta della procura di Milano per corruzione e turbativa di gare d'appalto, era stato sfiduciato dall'allora sindaco di Basiglio quando prestava il proprio lavoro presso il Comune. Lo fa sapere in una nota lo stesso Comune di Basiglio. "Dagli atti depositati in Comune - viene spiegato - risulta che il funzionario incaricato tra il 2015 e il 2017 in convenzione con il Comune di Pieve Emanuele venne sfiduciato dall'ex sindaco di Basiglio, Eugenio Patrone, in seguito all'autonoma scelta di modificare, davanti al notaio, il testo di una convenzione relativa al piano attuativo AT01, noto come area 'Golfino'". Negli atti in questione, i magistrati evidenzierebbero che la società Green Oasis srl "non era riuscita a ottenere il rilascio del permesso a costruire nell'area di sua proprietà incappando nelle resistenze di natura politica del sindaco e della giunta". Secondo quanto emerge da una serie di e-mail e documenti depositati in Comune - spiegano ancora dall'amministrazione locale - l'ingegnere avrebbe eliminato, davanti al notaio, alcune prescrizioni a favore della cittadinanza e del comprensorio.

Ad accorgersene era stato l'allora consigliere Alvise Rebuffi, che ha riportato la cosa sia al sindaco Eugenio Patrone sia all'assessore Valerio Marazzi. Da qui la decisione di comunicare a Guadagnolo che era venuto meno il rapporto di fiducia e che la convenzione con il Comune di Pieve Emanuele non sarebbe stata rinnovata. L'atto relativo alla Green Oasis, precisano dal Comune di Basiglio, venne rettificato. ''Se i fatti contestati verranno provati - evidenzia l'assessore Alvise Rebuffi - capirò come mai Guadagnolo fece di tutto per non portare avanti la variante al Pgt, in esecuzione dell'allora programma elettorale e nonostante il parere favorevole del legale nominato dal Comune''.







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