Milano

Milano, inchiesta Park Towers. Sala: “Giudizi ingenerosi dalla Corte dei Conti, non ci dormo la notte”

Il sindaco di Milano esprime preoccupazione per le accuse della Corte dei Conti, promettendo supporto ai dipendenti e avvertendo dei rischi per l’efficienza del Comune

Inchiesta Park Towers. Sala: “Giudizi ingenerosi dalla Corte dei Conti, non ci dormo la notte”

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, esprime la sua profonda preoccupazione riguardo ai giudizi della Corte dei Conti, definiti da lui stesso “ingenerosinei confronti dei dipendenti del Comune. La situazione è emersa in seguito a un invito da parte della Corte a tre funzionari comunali per fornire chiarimenti su un presunto danno erariale di oltre 300mila euro legato al progetto delle Park Towers in via Crescenzago. Durante un incontro con le unità di strada e di contatto italiane impegnate nel contrasto alla tratta di esseri umani, Sala ha affermato: “Vorrei leggere bene gli atti, alcune definizioni e alcuni giudizi della Corte dei Conti mi sembrano veramente ingenerosi rispetto a gente che si massacra di lavoro”.

Solidarietà ai dipendenti

Sala ha sottolineato la sua “solidarietà e vicinanza” ai dipendenti del Comune, promettendo che il sistema legale sarà messo a loro disposizione per evitare conseguenze personali. Il sindaco ha evidenziato che le inchieste in corso stanno creando un clima di insicurezza tra i dipendenti: “Da tempo la gente non vuole più lavorare in queste condizioni, il rischio è troppo elevato”. Sala ha poi lanciato un appello affinché non si compromettano le macchine operative del Comune, storicamente considerate efficienti.

 Le preoccupazioni di Sala

Infine, Sala ha messo in evidenza la necessità di rivedere le responsabilità penali dei dirigenti e funzionari che firmano gli atti, sottolineando che i dipendenti hanno sempre agito seguendo indirizzi politici stabiliti dai loro superiori. “La loro responsabilità è molto limitata, anche se qualcuno vuole fare pensare il contrario,” ha aggiunto. Il sindaco ha concluso esprimendo le sue due principali preoccupazioni: “Una è che l’edilizia si fermi e l’altra, più grossa, è quella di tutelare chi lavora con me. In questo momento non ci dormo la notte. È veramente una brutta preoccupazione, enorme”.








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