Milano
Milano, l’International Design Institute partecipa al Fuorisalone
La sede milanese dell’International Design Institute partecipa al Fuorisalone con un palinsesto che animerà il proprio headquarter e il Porta Venezia Design Dis
Milano, l’International Design Institute partecipa al Fuorisalone
La sede milanese dell’International Design Institute partecipa al Fuorisalone con un palinsesto espositivo che animerà il proprio headquarter (Via Felice Casati, 16) e il Porta Venezia Design District di cui firma l’identità visiva. È un ruolo sempre più attivo sul territorio europeo quello della sede italiana del più grande network di design al mondo, che si conferma essere epicentro culturale del distretto e di Milano. Dall’utilizzo di materiali organici alla configurazione di nuove modalità abitative, dalla proposta di prototipi avveniristici alla riflessione sui public space: Raffles Milano è un osservatorio sfaccettato e stimolante sulla progettazione del futuro.
Progettare il domani, progettare pensiero
Un mantra per Raffles Milano, International Design Institute - che si distingue nel panorama della formazione per un approccio contemporaneo e umanistico allo stesso tempo - riconosciuto del Ministero dell’Università e della Ricerca che ha accreditato i corsi triennali asseverando l’alto livello formativo dell’Istituto, prima sede italiana di un gruppo internazionale a ricevere l’accreditamento e in tempi così brevi.
Il Fuorisalone 2024 vede protagonista Raffles Milano con un programma multidisciplinare che ha coinvolto il corpo docente e gli studenti per stimolare un’analisi sulla progettazione del futuro.
DESIGN xEVERYTHINK, il palinsesto di mostre e di attività proposte, interpreta i cambiamenti in atto nel mondo del design, le cui istanze sono radicalmente cambiate negli ultimi anni gettando le premesse di un’ibridazione disciplinare sempre più trasversale.
“Progettare dal latino “projèctus”: azione di gettare in avanti idee da tradurre in realtà o semplicemente immaginate per arricchire l’intorno virtuale delle nostre vite... Questo è il senso che soggiace alle attività messe in campo da Raffles Milano durante la prossima Design Week.” afferma Carlo Forcolini, Direttore Scientifico dell’Istituto.
Se la sede di Via Felice Casati 16 sarà il fulcro espositivo per diverse mostre, Raffles Milano radica ancora di più la sua presenza nell’area di Porta Venezia diventando parte attiva della sua nuova identità distrettuale e operando alcune incursioni urbane strategiche, in chiave creativa, per conferire nuovo slancio a luoghi oggi di passaggio.
RAFFLES MILANO per PORTA VENEZIA DESIGN DISTRICT
Si rinnova la collaborazione con Porta Venezia Design District, di cui RM è partner istituzionale, a partire dal progetto di visual design realizzato dagli studenti con l’intento di trasformare il distretto in un’esperienza visiva di forte impatto per celebrarne le potenzialità e l’unicità.
Un'esplosione di colore e creatività avvolgerà l’area, per enfatizzarne l’eclettismo, a partire dai materiali offline, con il sistema di segnaletica on site, per proseguire online su sito web e social.La coerenza espressiva definisce l'identità stessa del PVDD 2024 trasformandolo in un punto di riferimento per l'innovazione e la creatività nel panorama del design contemporaneo.
Nel distretto, RM ha intrapreso un’incursioni urbana per mostrare come la creatività e il design contribuiscano a definire il valore identitario dei luoghi innescando pratiche di valorizzazione degli spazi pubblici.
Grazie alla collaborazione con Outpump per PVDD ha preso forma l’intervento temporaneo di public art nel contesto suggestivo di Via Morgagni per rivitalizzare l'ambiente urbano tramite il visual design con manifesti ispirati al tema EVERYTHINK. Gli studenti di Raffles Milano, assieme a colleghi provenienti da altri istituti milanesi specializzati in Graphic e Visual Design, sono stati chiamati a intervenire su un muro espositivo temporaneo ideando manifesti che riflettono la personalità e la visione dei giovani talenti. L'installazione, di cui RM curerà anche l’allestimento, diventa un'opportunità per abitare la città con messaggi visivi, trasmettendo idee, emozioni e visioni che si intrecciano con il tessuto urbano circostante rafforzando il senso di comunità e favorendo l’interazione sociale.
LE MOSTRE IN HEADQUARTER – Via Felice Casati, 16
Il programma espositivo di Raffles Milano è un prisma di visioni progettuali dove le contaminazioni espressive sono terreno fertile per la sperimentazione. Le mostre in istituto declinano il tema scelto quest’anno, EVERYTHINK, in diverse prospettive dimostrando come il design sia una disciplina che informa la nostra esistenza in una pluralità di esiti e applicazioni.
UNCOVER EVERYTHINK
L’esposizione offre un’opportunità unica per immergersi nell’archivio progettuale di RM che apre le porte per scoprire i tesori inesplorati e le visioni mai realizzate ideate dai talentuosi docenti e dagli studenti. Attraverso le espressioni creative nei settori della moda, del design di prodotti, degli interni e del visual design, la mostra invita a esplorare l'universo immaginativo dei designer e a riconoscere il valore intrinseco delle idee che spesso rimangono in ombra non limitandosi a presentare soli i risultati finali, ma offrendo anche uno sguardo approfondito nel cuore del processo ideativo. Schizzi, prototipi, modelli e altri materiali di supporto fungono da finestra aperta sulle fasi di gestazione delle idee, svelando le intuizioni e le visioni che si celano dietro ogni progetto mai portato a compimento. L’esplorazione di questa mostra è una sorta di odissea attraverso i quattro ambiti disciplinari, un viaggio mai completato verso la realizzazione tangibile dei progetti selezionati.
SHAPE EVERYTHINK
Tra le grandi rivoluzioni in atto che stanno riconfigurando il mondo della progettazione, la ricerca sui materiali sostenibili è un ambito imprescindibile.La mostra è un’esplorazione delle applicazioni della carta grazie ai risultati emersi dal workshop multidisciplinare tenutosi durante il modulo didattico 72 ore che visto la partecipazione di docenti come Corrado Musmeci (FonteGrafica) e realtà interessanti come Libri Finti Clandestini.Gli studenti dei corsi di Product, Interior, Visual e Fashion Design hanno collaborato in modo sinergico per indagare il rapporto tra materia e natura supenado i confini delle rispettive discipline per abbracciare un approccio più olistico.L'uso della carta come materiale primario ha fornito ai giovani designer una tela neutra su cui esprimere la loro visione creativa, permettendo di tratteggiare connessioni inaspettate tra concept, forme e texture.I prototipi presentati, realizzati con carta dismessa o di recupero, incarnano i valori di innovazione e la sostenibilità: attraverso l'uso creativo della carta, gli studenti hanno dimostrato la sua versatilità come materiale di design, mentre simultaneamente riflettevano sull'impatto positivo che scelte sostenibili possono avere sull'ambiente. Dalle installazioni artistiche alle soluzioni per l'arredamento d'interni, dalle creazioni di moda alle innovazioni nel design di prodotto, ogni progetto testimonia l'abilità e la passione degli studenti nel tradurre concetti astratti in opere tangibili.
ENVISION EVERYTHINK
Il tema dell’architettura circolare e della riqualificazione è un punto cruciale per chi, oggi deve progettare il nostro ambiente urbano: costruire meno, recuperare tutto ciò che è possibile.
La mostra è viaggio immersivo attraverso il tempo e l’architettura grazie alla tecnologia che permette di rivivere progetti che, purtroppo, sono scomparsi nel corso del tempo. Questo iter virtuale permette alle architetture di risorgere, prendendo vita attraverso la magia dell'immersione. La tridimensionalità di spazi e strutture non più esistenti offre l'opportunità di apprezzare la genialità di alcuni maestri dell’architettura, ancora così attuali, e di immaginare un futuro in cui le loro visioni avrebbero potuto essere realtà. La mostra è quindi un ponte tra passato e futuro, sfidando la nostra percezione del costruito e aprendo una finestra su mondi che non sono mai esistiti o che sono scomparsi nel tempo. Questa esposizione non è solo un tributo all'ingegno umano, ma una celebrazione delle infinite possibilità che l'architettura offre, sia nel passato che nel mai realizzato. Un’esperienza coinvolgente in cui il visitatore diventa un esploratore dell’impossibile.