Milano è la città più smart d'Italia. I segreti? Innovazione e co-design - Affaritaliani.it

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Milano è la città più smart d'Italia. I segreti? Innovazione e co-design

Milano conferma anche per il 2016 la sua posizione di città sempre più internazionale e si laurea come la più smart d'Italia

MILANO CITTA' PIU' SMART D'ITALIA: ECCO PERCHE'

Milano conferma anche per il 2016 la sua posizione di città sempre più internazionale e in volata rispetto alle altre; Bologna è salda al secondo posto e punta di diamante nella smart governance; Venezia, new entry, sale sul podio spingendo Firenze in quarta posizione. Sono queste le città più smart d'Italia secondo ICityRate 2016, l'indagine realizzata da Fpa, presentata oggi a Bologna. "ICityRate misura, unitamente alla qualità del vivere urbano, la capacità delle città di farsi piattaforma abilitante, di guardare a traguardi lunghi facendo scelte e investimenti che puntano sui nuovi driver di sviluppo - ha commentato il direttore Gianni Dominici -. Il paradigma della smart City negli ultimi anni ha sempre di più spostato l'accento dall'innovazione tecnologica all'innovazione sociale, al co-design, alla gestione dei beni comuni. In questa direzione sono andate le strategie europee della nuova programmazione, e in questa direzione stanno andando le politiche locali".

DALL'INNOVAZIONE SOCIALE AL CO-DESIGN: I MOTIVI DELLA CONFERMA

ICityRate - come spiegano i ricercatori - ha introdotto nuove variabili che vanno a misurare la capacità delle città di accogliere e saper gestire i flussi migratori, attrarre cervelli e talenti e generare imprese innovative, attrarre finanziamenti europei per la ricerca e l'innovazione, rendere disponibili i dati pubblici, agevolare le pratiche d'uso sociale degli spazi pubblici, attivare reti e relazioni per la sostenibilità e la gestione delle politiche smart, garantire gli adeguati livelli di sicurezza e legalità. Milano, nella classifica, registra un'ulteriore fuga in avanti, determinata dall'eccellenza nelle dimensioni economy, people e living. Il capoluogo lombardo ha il più alto valore aggiunto pro capite, la maggiore intensità brevettuale, la principale sede di imprese di grandi dimensioni, e ha visto nascere negli ultimi anni il maggior numero di Fablab e maker space. Gli artigiani digitali scelgono Milano, e soprattutto la città sceglie di investire su un modello nuovo di innovazione urbana che sposta l'asse della strategia di sviluppo verso forme nuove di economia collaborativa e social innovation; un modello che si realizza attraverso la concessione di spazi, il sostegno economico a progetti e imprese, la creazione di reti di innovatori e la definizione di nuove ed articolate politiche urbane. Bologna, invece, conferma il secondo posto nella classifica generale grazie soprattutto all'eccellenza nella governance, fatta di partecipazione, open data, nuovi strumenti di programmazione, stabilità economica e capacità gestionale. "Ottime", si legge nella ricerca, le prestazioni nella dimensione living: opportunità di lavoro offerte nel territorio provinciale, servizi di cura dell'infanzia, bassa incidenza delle persone a basso reddito sui residenti. Confermata inoltre l'alta attrattività urbana: chi nasce o arriva a Bologna difficilmente se ne va.








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