Milano, la prima del cda di Atm: la storia del neopresidente Bianchi
Prima uscita pubblica per il presidente di Atm Luca Bianchi, che si è presentato in commissione trasporti: "Atm? Ne penso ogni bene. Altrimenti non sarei qui"
di Fabio Massa
Prima uscita pubblica per il presidente di Atm Luca Bianchi. La nomina dell'esperto di finanza, formazione negli Stati Uniti, chiude di fatto l'era di Bruno Rota, ormai agli scampoli (polemici). In commissione trasporti il nuovo presidente è stato chiamato a presentarsi. Ed ecco dunque: coniugato felicemente, 2 figli di 30 e 27 amni, entrambi all'estero "per necessità".
"Vengo da Genova, dove tendiamo a vedere il lato negativo delle cose. Ma ho imparato a leggere la positività nelle proposte del mondo degli affari, e nella vita. Quindi, posso definirmi un milanese d'adozione entusiasta - ha spiegato - A livello di formazione ho frequentato il liceo scientifico, poi ho fatto rapidamente e bene economia. Sono il terzo di quattro fratelli. Avevo voglia di girare il mondo, e quindi ho trascorso un anno e mezzo in Inghilterra, a fare precariato e a imparare la vita".
La storia di Bianchi, cognome comune ma esperienza d'eccezione, continua con la Columbia, poi "ho avuto un inizio di carriera nel mondo della finanza con una grande banca d'affari americana. Poi sono entrato in un fondo di private equity e infine sono passato alla gestione delle aziende. Ho avuto la fortuna di avere una persona che mi ha insegnato il mestiere, il che non è frequente. Sono poi cresciuto di responsabilità, a livello di consigli di amministrazione italiani ed esteri. Che cosa penso di Atm? Evidentemente ogni bene, altrimenti non sarei qui".
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