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Milano, candidato sindaco, La Russa: "L'ultima parola spetta a Salvini"
Ignazio La Russa

Milano, candidato sindaco, La Russa: "L'ultima parola spetta a Salvini"

"Noi di Fratelli d'Italia su Milano abbiamo contribuito a dare il nostro 'ok' su alcuni nomi che sono emersi dalla discussione" di martedì scorso alla Camera. E "abbiamo detto che non abbiamo niente in contrario a che Matteo veda anche autonomamente altri candidati che poi ci segnalerà. Alla fine, se sui nomi condivisi una parola in più a Milano La dirà Salvini, non avremo niente in contrario". A parlare all'Adnkronos è il senatore di Fdi, Ignazio La Russa.

"Certo -puntualizza- i nomi dei candidati non devono essere nomi inventati, ma condivisi; se poi ce ne saranno due, con uno 0,1-0,2 di differenza, è corretto che a Milano l'ultima parola ce l'abbia Salvini, così come ha detto anche Giorgetti, facendo il parallelo a Roma con La Meloni". L'incontro al quale fa riferimento l'ex ministro è quello dello scorso martedì al quale, oltre a Lega, Fdi e Forza Italia, hanno preso parte anche 'Coraggio Italia', Udc, 'Rinascimento' e Noi per l'Italia. Vertice concluso con un nulla di fatto e qualche malumore. Soprattutto con un botta e risposta tra Giorgetti e Tajani, scattato dopo che il primo avrebbe fatto presente che, dal momento che non si riesce a trovare un accordo sui candidati civici, debbano essere i partiti più grandi, ovvero Lega e Fdi, a scegliere i nomi da schierare. Uno scontro mediato alla fine con il cosiddetto 'lodo Cesa', ovvero la proposta del segretario dell'Udc secondo cui il candidato di Milano dovrebbe sceglierlo La Lega, quello di Roma Fdi, mentre a Forza Italia spetterebbe indicare i nomi per Bologna e per le regionali in Calabria. "Noi siamo d'accordo con le parole di Giorgetti -spiega La Russa - e non perché questi siano i partiti più grossi, ma perché sono quelli che meglio conoscono le rispettive città e che poi faranno campagna elettorale in maniera decisiva".

Per Milano  i nomi in ballo sarebbero quelli della presidente di Federfarma, Annarosa Racca, del professore bocconiano Maurizio Dallocchio e dell'ex amministratore delegato di Infostrada, Riccardo Ruggiero: "Questi sono i nomi che costituiscono La rosa in cui scegliere -avverte La Russa -. Se poi ce ne sarà un altro nuovo portato da Salvini, ben venga". In fondo "tra questi nomi, ognuno ha probabilità di vittoria simili all'altro. Dunque -conclude- non avremo difficoltà sull'uno o sull'altro".


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