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Milano, mercato immobiliare: investimenti per 13,1 miliardi. Prima in Europa

Attrazione di capitali nel settore immobiliare: Milano prima a livello europeo con investimenti previsti per 13,1 miliardi di euro

Milano, mercato immobiliare: investimenti per 13,1 miliardi. Prima in Europa

Milano sara' la metropoli che brillera' piu' delle altre capitali europee per capacita di attrarre nuovi capitali nel settore immobiliare, posizionandosi al primo posto per investimenti previsti, pari a 13,1 miliardi di euro. Staccati Monaco (10,8 miliardi), Amsterdam (10,2 miliardi), Stoccolma (9,5), Dublino (9,1) e Madrid (8,7). Il capoluogo meneghino nel 2018 si e' posizionato al primo posto tra le capitali europee anche per capacita di attrarre investimenti immobiliari dall'estero: con circa il 48% dei capitali provenienti da gruppi internazionali Milano ha dimostrato di essere piu attrattiva di Monaco e Barcellona (40%), e ben distanziata da Madrid (30%), Amsterdam (27%), Bruxelles e Vienna (20%).

Questi sono alcuni dei dati emersi oggi a Milano nel corso della presentazione di "A star is born - Milano guarda oltre: ambizioni di una citta'", il Rapporto 2019 sul mercato immobiliare di Milano, realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Risanamento. Milano si conferma nuovamente come la capitale degli investimenti immobiliari in Italia, concentrando nel 2018 oltre il 40% del volume delle operazioni effettuate a livello nazionale. Rispetto all'anno precedente gli investimenti in Italia si sono ridotti del 20%, passando da 9,7 a 7,8 miliardi di euro. Il 2018 ha comunque certificato l'interesse degli investitori esteri per l'Italia, Paese core nell'ambito di un'asset allocation europea. Trascurando i record del 2017, afferma il Rapporto, la crescita degli investimenti prosegue ancora anche se a un passo piu' contenuto di quello che ci si poteva aspettare lo scorso anno.

Complessivamente, nei prossimi anni, i piu rilevanti interventi di trasformazione urbana/edilizia attualmente in corso o previsti a Milano interesseranno una superficie territoriale di circa 12,5 milioni di mq che potrebbe generare una superficie sviluppata di 6,3 milioni di mq, concentrata prevalentemente nel settore residenziale (2,7 milioni), terziario (1,3 milioni), commerciale (1 milione) e funzioni pubbliche di interesse sociale-collettivo (quasi 650 mila mq). Il cambiamento determinera' un impatto sul mercato immobiliare stimabile nell'ordine di grandezza di almeno 21 miliardi di euro di valore aggiunto concentrato per oltre la meta (60%) nel comparto residenziale. Solo nel prossimo quinquennio (2019-2024), le principali trasformazioni urbane gia' avviate riverseranno sul mercato immobiliare una superficie complessiva di 730 mila mq con un impatto di valore aggiunto di circa 2,9 miliardi. Le superfici oggetto di sviluppo sono concentrate prevalentemente nel comparto residenziale (30%) e commerciale (29%).

Il settore terziario e dei servizi di interesse pubblico occuperanno una quota di nuova superficie sviluppata del 23 e 18%. Le trasformazioni immobiliari, attuali e potenziali del futuro prossimo, localizzati nelle aree semicentrali, periferiche e periurbane dell'area milanese interesseranno una superficie sviluppabile di circa 5,8 milioni di mq con un peso sull'intero territorio del 92% e un valore di mercato potenziale al termine del loro sviluppo di circa 18 miliardi. "Milano nei prossimi anni - ha affermato Davide Albertini Petroni Managing Director di Risanamento spa - ha un patrimonio di iniziative di sviluppo urbano tra i piu' alti tra le citta' comparabili, con un potenziale attrattivo di investimenti immobiliari mai visto negli anni passati".

"Milano - ha dichiarato Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari - sta diventando sempre piu' una citta' centrifuga, allargata, compatta e inclusive. Le nuove sfide che dovra' affrontare nei prossimi anni riguardano principalmente le aree meno centrali dove sono posizionate le nuove opportunita' di sviluppo urbano e le future strategie di una rinnovata visione della citta. Milano deve, insomma, guardare oltre il 'centro privilegiato' ormai saturo e riqualificare, rigenerare, densificare e rendere attrattive e appetibili aree semicentrali, periferiche e periurbane".








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