Milano
Milano, movida sicura: firmato in Prefettura un protocollo
Firmato in Prefettura a Milano l’accordo fra enti, istituzioni e associazioni. Ed è stretta sull'asporto in via Melzo e via Lecco
Milano, movida sicura: firmato in Prefettura un protocollo
Firmato oggi in Prefettura il Protocollo d’intesa per la promozione di azioni a favore dei più giovani negli ambiti della movida. L’obiettivo principale è mettere in campo azioni innovative per promuovere un modello sano e rispettoso del divertimento notturno giovanile, garantire sia ai residenti che ai fruitori contesti più sicuri e favorire comportamenti responsabili, limitando i grandi assembramenti e gli eccessi di rumore.
Il Protocollo è stato concordato nell’ambito della collaborazione attivata dalla Prefettura di Milano tra il Comune di Milano, l’ATS Azienda di Tutela Salute della Città Metropolitana di Milano, l’Università degli Studi di Milano Bicocca, insieme a Epam (Associazione provinciale milanese Pubblici Esercizi – Unione Confcommercio – Imprese per l’Italia – Milano, Lodi, Monza e Brianza), Confesercenti Milano e Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria.
Le finalità dell’accordo sono la promozione di una cultura di divertimento sano, che si distingue dall’abuso di alcol e dal consumo di sostanze stupefacenti, anche grazie a una attivazione di crescente protagonismo dei giovani nella animazione di luoghi e stili di divertimento creativi, con l’impegno degli esercizi presenti nelle zone della movida per l’impiego di addetti di vigilanza sussidiaria con idonea qualificazione con compiti di osservazione, prevenzione, dissuasione ed eventuale segnalazione alle Forze dell’ordine, fermo restando che a tali figure non è attribuibile alcuna azione di intervento diretto.
"Divertirsi in maniera sana, sicura e nel rispetto di tutti, senza nulla togliere alla felicità e alla bellezza delle serate milanesi è possibile, basta volerlo - afferma il Sindaco di Milano Giuseppe Sala -. È interesse di tutti, di chi ama divertirsi e di chi offre occasioni di divertimento in primis, fare in modo che le zone della città più frequentate la sera siano sicure, pulite e garantiscano a tutti, a chi le abita e a chi vi si ritrova, una migliore vivibilità. Per questo abbiamo deciso, in accordo con le istituzioni e le associazioni cittadine, una serie di interventi di promozione di comportamenti rispettosi e di controllo che possano avere presa soprattutto sui più giovani, perché la loro voglia di vivere e stare insieme si esprima in maniera responsabile, nel rispetto della loro salute e di una sana convivenza con il resto della città. Milano è una metropoli moderna che funziona, e i milanesi hanno la cultura civica necessaria perché tutti possano viverla appieno, godendo della sua bellezza e avendo riguardo per gli altri e per l'ambiente che ci circonda".
Le prime aree interessate dal Protocollo sono Duomo-Mercanti, corso Garibaldi-corso Como-via Monte Grappa, Darsena-Navigli, Brera, Colonne di San Lorenzo, piazzale Archinto, quartiere Lazzaretto-via Lecco-via Melzo, Arco della Pace, quartiere Isola, piazza Minniti-via Borsieri, NoLo e via Tortona.
Il Comune di Milano, in particolare, è al lavoro per le prime azioni dirette al miglioramento delle condizioni di vivibilità nelle aree della movida attraverso la collaborazione con enti del Terzo settore, organizzazioni, associazioni non lucrative. Verrà infatti pubblicato un avviso per l’erogazione di contributi in favore di soggetti per la realizzazione di progetti educativi per un importo complessivo di 100mila euro, fino ad un massimo di 9mila euro a progetto.
Con un altro analogo avviso pubblico verranno invece individuati Associazioni, Enti e Istituzioni rappresentative dei commercianti e dei gestori dei pubblici esercizi delle zone, chiamati a presentare progetti e iniziative per favorire la gestione ordinata delle aree dei plateatici e delle aree esterne immediatamente pertinenziali ai locali, favorendo sinergie virtuose con la Polizia Locale e le Forze dell’Ordine in caso di necessità.
Anche in questo caso, l’importo complessivo è di 100mila euro (con importi massimi calcolati per ciascuna area in relazione al numero di pubblici esercizi attivi), e il periodo di riferimento sarà 10 settembre-31 ottobre.
Sala: "Divieto di asporto in via Melzo e via Lecco"
A margine della conferenza stampa, Sala ha spiegato: "C'è una zona che riteniamo in questo momento più critica di altre che è quella intorno a via Melzo e via Lecco su cui invece agiremo anche sull'asporto. In particolare lì ci sarà un tema di divieto per l'asporto totalmente dopo la mezzanotte alle 6 da inizio settembre", ha precisato Sala, aggiungendo che mentre in "corso Garibaldi" i divieti nascono "da una ingiunzione che abbiamo avuto, in via Melzo e via Lecco abbiamo più lamentele dei cittadini che noi capiamo anche. Io l'ho detto più volte, mi sono espresso a favore di una riapertura dei luoghi del divertimento controllata dal green pass. Però è chiaro che avendo le discoteche chiuse, i ragazzi per strada stanno. Io sono convinto che si può provare a riaprire ovviamente con regole molto precise. Se hai il green pass entri".
Saccone: "Divertimento sano, no alla mala movida"
"Noi dobbiamo tutelare la qualità della di vita dei residenti con un divertimento sano, utile alla socialità e all’economia della città. Perché la movida può diventrare mala movida, ma una città vissuta è anche città più sicura”. Lo ha detto il prefetto di Milano Renato Saccone intervenendo nel corso della conferenza stampa per la firma del protocollo sulla movida, siglato da istituzioni e rappresentanti del commercio questa mattina in Prefettura.
Buona movida: Stoppani (EPAM), con la Security più sicurezza
Con l’adesione al protocollo, oggi in Prefettura, EPAM - Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, ha e assicurato la promozione dei pubblici esercizi “virtuosi” e la diffusione della cultura del divertimento responsabile, attraverso la formazione dei gestori e la valorizzazione dei locali che adottano buone prassi. Garantiscono inoltre il supporto alle Associazioni di Via e promuovono presso i titolari dei Pubblici Esercizi delle zone di movida l’utilizzo di personale specializzato e formato. Lino Stoppani, presidente EPAM, ha chiarito: “ognuno dei firmatari ha doveri e responsabilità, un tema, quello della movida, che aveva bisogno della Prefettura. Noi abbiamo favorito anche il miglioramento della Security. La movida crea criticità ma va vista come un fatto positivo per i giovani e poi dietro c’è sia business che posti di lavoro. La situazione è stata ingigantita anche a causa del Cocvid, la categoria si è fatta carico di un impegno economico per la Security in grado di fare un servizio di cortesia, complementare alle forze dell’ordine senza dimenticare il monitoraggio e la sensibilizzazione degli esercenti”, ha concluso Stoppani.
Protocollo movida a Milano, i sindacati: "Non siamo stati coinvolti"
Comune, Confcommercio e Confeserentii firmano in prefettura il "Protocollo per il divertimento responsabile". Peccato che per chi lavora in quel settore ci sia poco da divertirsi. Inizia così la nota di Filcams CGIL Milano - Fisascat CISL Milano - Uiltucs UIL Milano. Che proseguono: "Innanzitutto avremmo auspicato un coinvolgimento nel percorso che ha portato alla firma di questa mattina, ma evidentemente: Prefettura, Comune, Confoncommercio e Confesercenti preferiscono avere relazioni con chi sottoscrive contratti con sindacati non comparativamente più rappresentativi. Anche e non solo per queste ragioni, abbiamo negato il contributo economico incautamente chiesto all’Ente Bilaterale dei Pubblici Esercizi da noi cogestito assieme ad Epam, che in questa vicenda ha preferito collaborare con soggetti “estranei” agli accordi sottoscritti con Confcommercio su rappresentanza e rappresentatività.Nel protocollo si legge che - L’Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria: “si impegna a promuovere (tra le società associate) prezzi calmierati per l’impiego di personale specializzato per le finalità del presente protocollo."Ci piacerebbe comprendere meglio e nello specifico, i compiti affidati a questo personale specializzato ma impiegato a prezzi calmierati.Un’idea davvero “innovativa” in settori con la più alta concentrazione di lavoro grigio-nero e dove, chi lavora, vive una situazione precaria da tempo.A Milano la vetrina più importante sta per arrivare e poco importa chi sarà sacrificato per raggiungere l’obiettivo. Auspichiamo che questo protocollo possa servire per garantire una Movida sicura a Milano, ma siamo convinti che le condizioni di chi verrà impiegato per le finalità dello stesso, saranno peggiorative
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