Milano
Milano, nasce Mi.MA. la cittadella degli archivi
Cocco: “Frutto di cinque anni di lavoro. Il futuro è la nascita del Mi.MA, imponente archivio che ospiterà il patrimonio documentale dell'area metropolitana"
Milano, nasce Mi.MA. la cittadella degli archivi
Da magazzino comunale a polo archivistico, culturale e ad alta innovazione tecnologica. Dal 2016 a oggi la Cittadella degli Archivi di via Gregorovius 15 è stata protagonista di un'evoluzione costante che troverà la sua massima espressione nella nascita del polo archivistico “Mi.MA.” (Milano Metropolitan Archive), la cui realizzazione è stata affidata a MM Spa e la cui partenza lavori è prevista nel giugno 2022.“La Cittadella degli Archivi è un polo d'eccellenza nel panorama archivistico italiano ma è anche molto altro – dichiara l'assessora alla Trasformazione digitale e Servizi Civici Roberta Cocco –. Grazie al lavoro costante degli ultimi cinque anni l'archivio comunale è diventato un punto di riferimento anche per il quartiere Niguarda, grazie agli interventi artistici di riqualificazione urbana che hanno permesso ai cittadini di conoscere e apprezzare un luogo che poteva sembrare inaccessibile e distante. Dall'esterno all'interno, Cittadella è un luogo di innovazione e memoria, di storia e tecnologia, di formazione, di arte e cultura e ora, grazie al nuovo progetto del Mi.MA., diventerà un imponente archivio pronto a ospitare il patrimonio documentale dell'intera area metropolitana milanese”.Oggi Cittadella degli Archivi racchiude in sé quattro diverse anime. La prima è quella archivistica. Il cuore pulsante è rappresentato da Eustorgio, il robot archivista capace di estrarre in maniera automatica i faldoni presenti in ognuna delle 11mila vasche in alluminio, ciascuna contenente circa 5 metri lineari di carta. Al momento, all'interno dell'archivio comunale, si trovano circa 200mila faldoni conservati dal 1865, 2 milioni di pratiche per un totale di 70 chilometri lineari di carta custoditi in due edifici.
Tra questi autentiche rarità, come il contratto di acquisto della Pietà di Rondanini di Michelangelo, l’annuncio dei funerali di Verdi, i disegni realizzati da grandi architetti milanesi.Alla fine del 2020, grazie alla collaborazione con MM, è stata implementata la capacità dell'archivio, con la realizzazione di due nuovi magazzini automatizzati, la “quarta e quinta baia” e di un nuovo buffer per la gestione delle richieste. Gli interventi consentiranno un incremento del 20% delle attività di immissione e estrazione.La seconda anima è legata all'arte e alla cultura come motori di un importante progetto di riqualificazione urbana del quartiere Niguarda. Tra gli interventi più significativi, la collaborazione con quaranta tra street artist internazionali, pittori, scultori e artisti attivi a Milano che hanno decorato le mura esterne dell'archivio comunale rendendo omaggio al patrimonio documentale conservato in via Gregorovius. Il progetto è tuttora in corso, anche se l'emergenza sanitaria non ha consentito interventi artistici nel 2020.Da ricordare anche l'installazione, avvenuta nel 2018 in occasione della "Milano Digital Week", del Neon del duo artistico Vedovamazzei, che illumina uno degli edifici, la torre multipiano, realizzato grazie a Fondazione Aem. Anche il giardino esterno è stato oggetto di riqualificazione grazie a una collaborazione con Rotary Club ed è stato intitolato a Fernanda Wittgens.La terza vocazione della Cittadella è legata alla formazione. Prosegue la partnership pluriennale con il Liceo Artistico di Brera per l’alternanza scuola lavoro, che ha rafforzato le sinergie tra la Pubblica Amministrazione e la scuola allo scopo di valorizzare le singole potenzialità degli studenti che hanno partecipato a programmi di digitalizzazione e di recupero urbano.Il 7 marzo, inoltre, partirà la seconda edizione del Master Universitario in Digital Humanities, organizzato dall’Università Statale di Milano, in partnership con l’Assessorato alla Trasformazione Digitale e Servizi Civici e la Cittadella degli Archivi. Il percorso di formazione ha l'obiettivo di far incontrare aziende e imprese del mondo digitale e dell’archivistica con studenti di formazione umanistica e informatica, oltre a fornire competenze altamente professionali nell’ambito della digitalizzazione documentale, editoria digitale, museologia virtuale, conservazione e divulgazione del patrimonio culturale attraverso le nuove tecnologie.Cittadella degli Archivi è infine anche uno spazio che negli anni ha ospitato mostre e iniziative culturali. L'ultima, attualmente in corso, è dedicata a Philippe Daverio, critico d’arte e già assessore del Comune di Milano, recentemente scomparso.
A causa dell'emergenza sanitaria la mostra, allestita nella hall di Cittadella, è al momento visitabile esclusivamente online all'indirizzo www.philippedaverioamilano.it e raccoglie lettere, documenti, curiosità e memorabilia sulla figura dell'assessore alla Cultura Daverio.Il percorso di trasformazione e innovazione di Cittadella degli Archivi prosegue con il progetto di ampliamento affidato a MM, che prevede la costruzione di un nuovo impianto meccanizzato, nuovi uffici e magazzini in un'area attualmente dismessa.Il nuovo grande polo archivistico si chiamerà Mi.MA. (Milan Metropolitan Archive) - L’è l’archìvi del nòst Milàn! e ospiterà, oltre alla documentazione residua del Comune di Milano, anche archivi di altri enti dell’area metropolitana milanese. Un'istituzione che opererà a tutto campo in ambito documentale, dalla logistica alla digitalizzazione, dalla bonifica alla valorizzazione culturale del patrimonio archivistico. Con questa operazione, la potenziale capacità di archiviazione del Mi.MA. potrebbe superare i 150 km lineari.