Milano, nelle edicole "Suss l'ebreo": il film antisemita voluto da Goebbels - Affaritaliani.it

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Milano, nelle edicole "Suss l'ebreo": il film antisemita voluto da Goebbels

L'Osservatorio Democratico sulle Nuove Destre insorge: "Operazione commerciale ambigua che genera sconcerto"

Milano, nelle edicole "Suss l'ebreo": il film antisemita voluto da Goebbels

La denuncia arriva dall'Osservatorio Democratico sulle Nuove Destre: nelle edicole milanesi è distribuito il film antisemita della Germania nazista. "Non può che suscitare sconcerto la pubblicazione e diffusione in Dvd del film Suss l’ebreo, una pellicola di propaganda antisemita uscita nella Germania nazista nel 1940. A editarlo la A§R Productions, specializzata nel recupero di vecchi film, che distribuisce i propri prodotti in negozi ed edicole", si legge sulla pagina FB dell'Osservatorio.

"Come noto la pellicola fu commissionata dal ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels, che intervenne (come dichiarò lo stesso regista) anche personalmente sulla sceneggiatura, il montaggio e la selezione degli attori. Per parte sua Heinrich Himmler ordinò che tutti i membri delle SS e della Gestapo vedessero il film", viene spiegato.

"Nel personaggio di Suss, il regista, Veit Harlan, che fu al termine della guerra anche sottoposto a processo con l’accusa di “crimini verso l’umanità”, cercò di condensare tutti gli stereotipi possibili dell’ebreo, anche fisici: con il naso adunco e la barba sudicia, avido e usuraio, imbroglione e immorale, ostile verso i non-ebrei. Nello specifico del racconto Suss venne anche accusato di essere uno stupratore e alla fine impiccato con il plauso unanime della popolazione. A sostegno di questa esecuzione la citazione in più occasioni di passi degli scritti antisemiti di Martin Lutero. Le cronache tra il 1940 e il 1943 segnalarono atti di violenza in Germania, ma anche a Marsiglia in Francia (dove fu proiettato), contro gli ebrei da parte degli spettatori dopo la visione del film", si legge ancora.

"Il Dvd ora in commercio, in edizione originale con sottotitoli in italiano, si presenta privo di qualsivoglia avvertenza critica o commento introduttivo, recupera la locandina originale italiana del 1940 (il film fu presentato nello stesso anno in anteprima alla Mostra di Venezia), riassumendo nelle note di copertina la vicenda come una innocente storia “Per tutti” ambientata nel ducato tedesco del Württemberg nel XVIII secolo. Ancora più incomprensibile appare, infine, la scelta di riprodurre tra i contenuti speciali del Dvd non solo i manifesti che pubblicizzarono in diversi Paesi Suss l’ebreo, ma anche le immagini di un lungo filmato muto, senza indicarne la fonte, con ebrei ridenti e al lavoro, quasi felici, ritratti con la stella gialla in un ghetto non meglio precisato. Il tutto all’insegna di una evidente ambiguità", conclude l'Osservatorio Democratico sulle Nuove Destre.

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