Milano

Milano, non solo aspiranti sindaci. Ecco la carica dei consiglieri. Inside

di Fabio Massa

Chi entra, chi non entra in consiglio comunale a Palazzo Marino? Chi già ha realizzato il sito internet perché vuole correre, chi invece vorrebbe altro per non correre? La politica milanese, a pochi mesi dalle elezioni, è in grande agitazione. C’è chi fa i conti, chi ha aspettative, chi vuole esserci. Chi invece già sa che non correrà. Il quadro, secondo quanto può riferire Affaritaliani.it, è ancora molto fluido. Ma all’interno dei partiti già i consiglieri comunali qualche conto se lo fanno.

 
CENTRODESTRA
La situazione è complicata, soprattutto in Forza Italia. Rosea, invece, per la Lega Nord. Secondo rumors, i quattro uscenti (il capogruppo Alessandro Morelli, Massimiliano Bastoni, Luca Lepore e Igor Iezzi) dovrebbero correre tutti. Visti i pesi elettorali, il Carroccio si aspetta dalle prossime elezioni, anche in caso di sconfitta, di raddoppiare i posti in consiglio. Pare che un pensierino, oltre a due giovani per ora top secret, lo stiano facendo Giuseppe Goldoni consigliere di zona 6 e Cristina Scaramucci, capogruppo di zona 1. In Forza Italia, invece, il gioco è complicato. Se si dovesse candidare Del Debbio o un altro nome “forte” nascerebbe sicuramente una lista civica che drenerebbe voti al partito. Risultato? Alcuni paventano l’esempio Venezia, dove gli azzurri non arrivano al 4 per cento. Se questo dovesse accadere nuovamente, entrerebbero solo in due. Secondo rumors, Armando Vagliati concorrerebbe per una presidenza di zona: addio consiglio. Idem per Alan Rizzi, che supporterebbe Jarach. Mascaretti e De Pasquale potrebbero essere indotti a fare nuove esperienze. Chi correrà per entrare è sicuramente Silvia Sardone, così come - ma per il nuovo movimento NoixMilano - Nicolò Mardegan, che alcuni dicono potrebbe addirittura candidarsi a sindaco (non si sa bene con quali appoggi). Chi non dovrebbe essere sicuramente della partita è Marcovalerio Bove. Viceversa, Pietro Tatarella punta a correre e a confermare il proprio successo personale del 2011. Giulio Gallera ha dato esplicitamente la propria disponibilità a correre come sindaco. Anche lui si candida ad avere un buon numero di preferenze, comunque vada.
 
CENTROSINISTRA
Prima di tutto, ci sono le formazioni che non ci saranno più, salvo ripensamenti “estremi” di Pisapia, ad oggi non in corsa. Gli arancioni di Milano Civica, ad esempio. Anzi, “la” arancione, Elisabetta Strada, perché Anna Scavuzzo ha fatto il passaggio nel Pd, armi e bagagli, già mesi fa. Idem per Sinistra per Pisapia, oggi rappresentata da Anita Sonego e dal presidente del consiglio Basilio Rizzo, che, in un’intervista ad Affaritaliani.it ha detto chiaro e tondo che per lui, con tutta probabilità, è l’ultimo giro. Poi c’è, assessore di Sel, Daniela Benelli. Anche per lei non suonerà la campana delle prossime elezioni. Nel Pd, invece, è grande sovraffollamento. Gli assessori dovrebbero correre tutti, con i recordman di preferenze Maran-Rozza-Granelli in testa. Majorino si candida a sindaco, quindi si candida ad avere anche un grande risultato personale. Per l’assessore al Welfare c’è però il problema di gestire i suoi supporter, molti dei quali vorrebbero correre. Gli ex civatiani, ad esempio, da Diana De Marchi a Lamberto Bertolè ad Anna Paola Cova. Voci danno David Gentili orientato a fare il presidente di zona 6, anche se non sono confermate. Chi dovrebbe correre quasi sicuramente è Elena Buscemi, che pare abbia già pronta una nuova versione del suo sito internet. Chi non dovrebbe correre è Andrea Fanzago, mentre potrebbe verificarsi la sfida Gabbai-Nahum. Tra i sostenitori di Emanuele Fiano potrebbe correre Santo Minniti. Pare che Rosario Pantaleo dirà basta, alla fine di questa consigliatura, mentre avrebbe voglia di riprovarci Emanuele Lazzarini. Resta incerto il futuro di un ex candidato sindaco, Manfredi Palmeri, così come gli altri esponenti del “Polo dei milanesi”. Alcuni potrebbero ricollocarsi e correre ancora. 
 
@FabioAMassa






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