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Milano, "occhio di aquila" di Atm: già 641mila euro di multe nel 2024

In consiglio comunale dibattito sull'autovettura con telecamera che rileva le targhe delle auto parcheggiate in divieto. Marcora: "Una iattura". Granelli: "Corretto sistema di controllo"

Milano, "occhio di aquila" di Atm: già 641mila euro di multe nel 2024

Nel 2022 oltre 216mila, 601mila nel 2023, 641mila nel 2024, almeno fino al 31 agosto. Sono le sanzioni elevate con il dispositivo 'occhio di aquila', un’autovettura guidata da ausiliari del traffico in forza ad Atm che con una telecamera rilevano le targhe e verificano se le auto sono parcheggiate in maniera corretta e negli spazi consentiti.

Milano, "occhio di aquila" di Atm: già 641mila euro di multe nel 2024

Questi, come riferisce Mia News, i numeri comunicati nel corso del Consiglio comunale di lunedì 30 settembre dall’assessore alla Sicurezza Marco Granelli, rispondendo a una domanda a risposta diretta del consigliere di Fratelli d’Italia Enrico Marcora, che ha definito il sistema sanzionatorio elettronico "una delle più grosse iatture che stanno sopportando i cittadini milanesi” in quanto "non è lasciato nessun bigliettino per informare della sanzione. Quando è notificata la multa, l’utente deve verificare all’interno del portale. Credo che questo sia una cosa inaccettabile”.

Granelli ha risposto che il verbale viene notificato a casa del cittadino “come prevede il Codice della Strada” e che a Milano c’è la possibilità di ricevere una notifica sul cellulare dal fascicolo del cittadino: “Il Comune di Milano ha previsto un sistema per chi lo richiede. Ci si iscrive al fascicolo del cittadino e si riceve una notifica sul cellulare in caso di sanzione”. L’assessore ha concluso spiegando che 'occhio di aquila' è utilizzato “in base all’articolo 12 bis del Codice della Strada e che prevede che nelle zone appositamente individuate con delibera di Giunta gli ausiliari possano effettuare tutte le sanzioni di sosta”.

Granelli: "Iattura? No, sistema corretto di controllo"

Il dispositivo deriva da una modifica del settembre 2020 al Codice della Strada "che con un apposito articolo serve per fare in modo che le amministrazioni possano controllare il rispetto della sosta consentita. Non la chiamerei iattura - ha concluso Granelli - ma un sistema di corretto controllo che va a tutelare residenti, cittadini e in generale la sicurezza stradale”.








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