Milano
Milano, ok al progetto "Piazza d'Armi" di Invimit: investimenti per 500 mln
Via libera dal Cda di Invimit al progetto di residenziale misto a destinazione d'uso terziario, commerciale, ricettiva con un vasto parco
Invimit, ok al progetto "Piazza d'Armi" a Milano: investimenti per oltre 500 milioni
Il Consiglio di Amministrazione di Invimit SGR, società partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha approvato l’avvio delle attività funzionali alla pre-commercializzazione dell’ asset denominato “Piazza D’Armi” di circa 388.000 mq di proprietà del Comparto 8 quater del Fondo i3-Sviluppo Italia gestito da Invimit che fa parte di un’area da sviluppare situata nella parte Ovest di Milano. Una cerniera tra la città e i piccoli comuni limitrofi, definita dal Piano di governo del territorio a “Grande Funzione Urbana”.
Nello specifico, il progetto prevede la realizzazione di uno dei più grandi parchi urbani di Milano che si estenderà sul 75% dell’area e lo sviluppo di circa 135.000 metri quadrati di superficie lorda edificabile. La realizzazione di un parco così vasto rappresenta un “progetto nel progetto” che rende l’asset un unicum sul mercato per attrattività e sostenibilità.
Il progetto in "Piazza d'Armi" all'altezza della fermata Inganni della metropolitana
La sua dimensione e posizione ne fanno un’opportunità urbanistica quasi unica a Milano, una delle ultime aree disponibili sul territorio milanese di questa ampiezza e con un’area verde così rilevante. Gli oltre 40 ettari di terreno sono posti strategicamente sulla linea rossa della MM, fermata Inganni, a 15 minuti da Cadorna, ossia 8 fermate, rappresentando la cerniera di connessione tra parti di città di diversa morfologia. La città a portata di mano, la città dei 15 minuti che consente di essere sostenibili ed efficienti, ma anche la città accessibile ai più.
Un’operazione, dunque, che genererà investimenti per oltre 500 milioni di euro.
La costituzione di un nuovo fondo - che riceverebbe in trasferimento l’area di Piazza D’Armi da parte del Comparto 8-quater - coerente con i principi definiti all’art. 8 del Regolamento Europeo 2088/2019 in materia ESG e la dismissione parziale della partecipazione pubblica nel nuovo fondo in favore di uno o più investitori individuati, con una procedura competitiva, come partner dell’iniziativa, rappresentano una importante innovazione nei processi di valorizzazione di asset pubblici.
Il partecipante pubblico, quindi, accompagnerebbe l’investitore privato nel percorso di valorizzazione condividendone rischi e obiettivi di rendimento nelle modalità previste dal regolamento di gestione del nuovo fondo.
L’iter verrà avviato con l’invio a Consob della comunicazione relativa alla pre-commercializzazione.
Alteri (Invimit): "Progetto all'avanguardia, sostenibilità e efficienza"
“Il progetto pensato per Piazza D’Armi a Milano è all’avanguardia e in linea con la nostra vision di garantire sostenibilità ed efficienza”, ha dichiarato il Presidente di Invimit SGR Nuccio Altieri. “Operazioni di questo tipo rappresentano un’occasione per il Sistema Paese per ottimizzare la spesa pubblica, e quindi abbattere il debito pubblico, e per valorizzare zone delle nostre città che altrimenti sarebbero abbandonate e in uno stato di degrado. In questo modo - ha continuato Altieri - portiamo ricchezza, lavoro e sicurezza nelle nostre città”.
Dalla Posta (Invimit): "Valorizziamo un immenso patrimonio di immobili e di terreni"
“Questo progetto ha una marcia in più. Si tratta di un modello replicabile per valorizzare l’immenso patrimonio non solo di immobili ma anche di terreni, una “Nazione nella Nazione”, una riserva di valore su cui poter contare per attrarre capitali privati per valorizzare asset pubblici”, ha spiegato Giovanna Della Posta, Amministratore Delegato di Invimit SGR. “Lo Stato, attraverso le quote dei fondi di cui può restare proprietario, è disponibile ad affiancare tramite Invimit l’investitore nel percorso di valorizzazione, contribuendo con le competenze della sgr e con i capitali al successo dell’operazione. Insieme, pubblico e privato. Perché insieme si cresce e si vince, sempre. Oggi – ha sottolineato Della Posta – possiamo parlare di una struttura completamente diversa da quelle che abbiamo visto fino ad ora nella città di Milano”.