Milano

Milano, Parisi: "Visita Renzi ricalca passato"

Parisi: profughi? Ci troviamo in piena emergenza senza un piano

"La visita di ieri a Milano del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sembra ricalcare quanto gia' avvenuto in passato e durante la campagna elettorale. Un rapporto politico-propagandistico con la citta' che e' lontano dallo spirito dei milanesi e che trascura il necessario profilo istituzionale che Milano merita. Sinceramente non si comprende il significato di un 'Patto' tra istituzioni". Con questa parole Stefano Parisi, attuale consigliere comunale ed ex sfidante-candidato sindaco di Milano, commenta su Facebook la visita del premier a Milano.

"Nei patti solitamente vi e' uno scambio - sottolinea Parisi -. Quanto affermato dal Sindaco Sala circa la disponibilita' del Governo a 'dare una mano alla Giunta' a condizione che la Giunta 'dimostri di essere capace' svela la natura 'pedagogica' dello scambio. L'Italia e Milano hanno bisogno di ben altro! Milano e' la porta d'Italia, la soluzione dei problemi della citta' e la capacita' di cogliere le opportunita' che Milano rappresenta sono interesse dell'intero Paese. Se la nostra economia cresce traina l'intero sistema economico nazionale. Milano puo' avere l'opportunita' di attrarre le grandi aziende che oggi risiedono a Londra dopo Brexit solo se l'Italia si presenta come mercato finanziario solido e affidabile. Questo deve fare il Governo per Milano e per l'Italia. Milano ha bisogno di una maggiore autonomia finanziaria e fiscale dal Governo di Roma per poter offrire vantaggi fiscali a chi vuole investire. Il Governo Renzi deve ristabilire i trasferimenti tolti a Milano negli ultimi anni e lasciare a Milano il gettito delle tasse pagate dalle imprese e dai cittadini milanesi. La Free Tax Zone non e' la strada. E' una richiesta che l'Europa non concedera' mai al nostro Governo perche' contrasta con le norme sugli aiuti di Stato e la concorrenza".

"Mentre il Governo perde tempo dietro a queste idee irrealizzabili la municipalita' di Parigi, godendo della autonomia necessaria, ha gia' predisposto i pacchetti fiscali per battere Milano - conclude l'ex candidato sindaco -  Anche sui profughi il Presidente del Consiglio non puo' limitarsi ad affermare che e' necessaria una 'nuova logica per l'assegnazione' quando in campagna elettorale a Milano diceva che quella dei profughi non e' un'emergenza. Oggi ci troviamo in piena emergenza senza un piano e il Governo e la Giunta scaricano il problema sull'area Expo e sui quartieri di Milano sempre piu' esposti al flusso migratorio, penso alla zona della Stazione Centrale, di Porta Venezia e a molte altre. Cosi come sui temi della sicurezza e del welfare Milano ha bisogno di una forte discontinuita' rispetto al suo recente passato. E' bene che il Sindaco e il Presidente del Consiglio si rendano conto di questo se non vogliono una citta' sempre piu' lontana dalle istituzioni".







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