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Milano, patto tra Atm e sindacati: "Risposte straordinarie per un mercato del lavoro che è cambiato"

di Federico Ughi

L'ad Atm Giana: "Mancano autisti, sono cambiate le condizioni ambientali. Pronti a discutere gli accordi pregressi". Tavolo di concertazione con i sindacati per trovare soluzioni innovative

Milano, patto tra Atm e sindacati: "Risposte straordinarie per un mercato del lavoro che è cambiato"

"Il mercato del lavoro è cambiato, serve dare risposte straordinarie". Atm sta affrontando una fase critica, legata soprattutto alla difficoltà di reperire nuovi conducenti per i propri mezzi. Sono cambiati gli scenari e quella che resta una eccellenza nel settore trasporti a livello nazionale e non solo passa al contrattacco. Come? Lo ha spiegato l'amministratore delegato Arrigo Giana nella conferenza stampa indetta in Foro Bonaparte nel pomeriggio di venerdì 19 settembre al termine di un tavolo concordato con tutte le sigle sindacali. Le parti sono animate da un obiettivo comune: "Trovare le soluzioni più adatte per portare una svolta che non sarà semplice e per la quale serve una responsabilità forte. Per tornare a rendere appetibile un impiego in Atm in una città che chiede sempre più mobilità", ha spiegato l'ad.

Giana: "Da Atm apertura totale a discutere gli accordi pregressi"

La garanzia di un posto fisso non è più sinonimo di attrattività. Il Covid, in particolare, ha cambiato le priorità soprattutto dei giovani. Ma non solo. Serve dunque un rinnovamento strutturale e concettuale nell'approccio. Ha spiegato ancora Giana: "Ci siamo messi attorno al tavolo per iniziare a trovare le soluzioni più adatte. Da parte dell'azienda c'è apertura totale a discutere qualsiasi accordo pregresso. Gli approcci tradizionali non bastano, perchè sono cambiate le condizioni ambientali".

Il rinnovo del contratto nazionale e le criticità specigiche di Milano

Sullo sfondo, come rimarcato da tutti i rappresentanti sindacali intervenuti, c'è la necessità di rinnovare il contratto nazionale. Ma Milano porta in dote anche altre criticità. Il costo del mattone, che rende proibitivo per un dipendente Atm prendere casa in città. La mancanza di parcheggi nei pressi dei depositi, dato che per le ragioni di cui sopra i conducenti giungono sul posto di lavoro da fuori. E poi ancora c'è l'organizzazione dei turni e la conciliazione tra tempi del lavoro e tempi della vita. Il vecchia sistema di turnazione "scalare" non regge più. E l'obiettivo prefigurato è quello di riuscire a cucire i turni quanto più possibile attorno alle esigenze dei dipendenti.

Abimelech (Fit Cisl): "Serve un cambio di paradigma"

Lo ha sottolineato Giovanni Abimelech, Segretario Generale Regionale Lombardia FIT CISL: "Serve cambiare paradigma. E migliorare i tempi di vita dei lavoratori: i turni rotativi non entusiasmano i giovani. Turni migliori porterebbero anche ad aumentare la produttività, con la riduzione della necessità di permessi".

Barosselli (Filt Cgil): "Stipendi legati alla produttività? Non solo"

Maggiore produttività uguale stipendi più alti? Sì, ma l'equazione non può ridursi a questo, ha anticipato Emanuele Barosselli, Segretario Generale Milano FILT CGIL: "Già oggi i dipendenti svolgono un lavoro faticoso". Il cambiamento deve essere strutturale. Barosselli è entrato nel dettaglio: "La richiesta al governo è un aumento del 18% sul contratto nazionale. Poi ci sono tutte le specificità di Milano".

Alloggi per dipendenti Atm: il progetto per la palazzina in Zara

Sul fronte alloggi Giana, che ha quantificato in 350 il numero di autisti attualmente mancanti, ha anticipato un progetto di riqualificazione della palazzina nel deposito in Zara che porterà nel tempo alla nascita di 150 alloggi. Con manifestazione di interesse che potrebbe essere presentata entro la fine del 2024. Ci sono poi gli accordi con Aler Milano. Ma servirà di più.

Albrizio (Uilt Uil): "Servono interventi per trattenere i dipendenti"

Antonio Albrizio, Segretario Regionale Lombardia UILT UIL, ha commentato: "Ho sempre considerato Atm come azienda un punto di arrivo. Non avrei mai pensato che si sarebbe giunti a una situazione così. Oggi c'è una presa d'atto comune della necessità di interventi per trattenere i dipendenti e trovarne di nuovi".

Ciccullo (Ugl Autoferro): "Fare l'autista oggi non è più appetibile"

"Il salario, ma anche il tema della sicurezza ed il codice della strada: fare l'autista oggi non è più appetibile. Serve dare risposte. Ma anche il Governo deve investire e trovare risorse e risposte serie", ha aggiunto Leonardo Ciccullo, Segretario Provinciale UGL Autoferro.

Di Matteo (Faisa Cisal) e Dominici (Orsa): le contromisure per un settore in crisi

Per Sergio Di Matteo, Segretario Provinciale FAISA CISAL Milano, "occorre restituire benessere ai dipendenti di Atm e di tutto il settore. Restituire dignità a un settore in crisi che però al contempo deve innovarsi. Siamo qui per trovare soluzioni".

"Ci sono lavoratori in sofferenza, bene l'apertura dell'azienda", ha chiosato Stefano Dominici, Segretario Generale ORSA Autoferro TPL. Quello di oggi è un primo passaggio che sancisce la volontà comune di costruire un percorso di concertazione. Ora inizia la parte più impegnativa. La trattativa vera e propria. Ma Atm e sindacati partono da una base non banale: la condivisione della medesima prospettiva.

 








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