Milano

Milano: Pd, una Festa da 300mila euro. Cambia la segreteria (di poco). Inside

La Festa dell’Unità sarà inaugurata da Alessandro Alfieri e da Pietro Bussolati

E così, la festa dell’Unità è al via. Venerdì sera inaugurano alle 18 il segretario regionale Alessandro Alfieri e il segretario metropolitano Pietro Bussolati, che sabato terrà anche l’assemblea degli iscritti del Pd. Intanto, poco prima dell’estate, secondo quanto può riferire Affaritaliani.it, si è verificato un primo cambiamento tra gli organi dirigenti del partito milanese. Paolo Razzano da responsabile dell’organizzazione è diventato coordinatore politico della segreteria, ruolo ricoperto fino a poco fa da Arianna Censi, che per la prima volta dalla nascita dei democratici, a settembre, lascerà la segreteria come tutti gli altri eletti. Al posto di Razzano, fino all’appuntamento con la nuova segreteria, è subentrata Silvia Roggiani, che tiene ad interim la comunicazione ma va a ricoprire il ruolo di responsabile dell’organizzazione. I due, Roggiani e Razzano, si conoscono da molto tempo, fin da quando, nel 2005, lavorarono insieme per Patrizia Toia. 

Intanto la Festa dell’Unità parte con dibattiti sulla politica (ad esempio, venerdì alle 21 presso lo spazio dibattiti Altiero Spinelli Scalfarotto, Arconzo, Migone, Minniti e Pavesio parleranno del Governo del cambiamento) e con dibattiti sulla realtà amministrativa (alle 19 di venerdì, dal palco Jannacci, Fiorenza Bassoli, Monica Chittò e Daniela Gasparini parleranno della città della salute). Sabato invece è la volta dell’Islam. A partire dalle 15.30 con un racconti e testimonianze con Ilda Curti e Umberto Tavolato; e a seguire alle 18.30, #tuttacolpadiSumaya, con Sumaya Abdel Qader, Costantino della Gherardesca e Jacopo Tondelli. Alle 21 sarà la volta di Gad Lerner, Stefano Allievi, Brahim Baya, Paolo Branca, Milena Santerini. Di queste ore è anche la conferma che il 6 settembre ci sarà anche Profumo: il banchiere discetterà di “Banche e finanza a Milano e in Europa” con Gregorio Gitti e l’assessore al Bilancio Tasca.

Interessante anche la parte “economica” della Festa. Secondo quanto può riferire Affaritaliani.it, la Festa costerà circa 300mila euro, 100mila dei quali saranno coperti dagli sponsor. Ci saranno gli stand dei comitati per il Sì al Referendum e lo stand dei Parlamentari Europei. La Cgil non avrà uno spazio ma sosterrà la Festa sponsorizzando una parte del libretto del programma. Per quando riguarda l’ANPI, che tante polemiche sta suscitando in altre parti d’Italia, a Milano parteciperà ai dibattiti ma - come ormai da tre anni a questa parte - non avrà alcuno stand. 

@FabioAMassa
fabio.massa@affaritaliani.it







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