Milano
Milano, Piscina (Lega): "Sorte? Toni meno accesi per il bene della coalizione"
Il segretario provinciale della Lega Samuele Piscina commenta la battuta sulla 'sardonizzazione' del centrodestra: "Un errore, pensiamo a costruire una sinergia tra alleati. Con un candidato conosciuto". L'intervista

Samuele Piscina
Milano, Piscina (Lega): "Sorte? Toni meno accesi per il bene della coalizione"
"Questa volta partiremo dall'ascolto. Imporre un nome ai cittadini non ha funzionato" afferma il segretario provinciale della Lega a Milano Samuele Piscina. Il Carroccio sta scaldando i motori in vista delle prossime comunali e si è riunito sabato per iniziare a ragionare sul programma elettorale, così come aveva fatto in precedenza anche Forza Italia. Intanto sale la tensione proprio con gli azzurri, con il coordinatore regionale Alessandro Sorte che ha sottolineato le differenze tra i due partiti in vista della discussione di una mozione sul velo islamico in Consiglio regionale: "Questo continuo sbracciare li sta portando a fare qualche errore di troppo. Mi sembra evidente che ci sia la volontà di essere protagonisti quando protagonisti non si è...". L'intervista
Piscina, questa volta il centrodestra sul candidato non può sbagliare.
Tre anni fa Forza Italia ha tirato fuori il nome di Luca Bernardo che è stato sposato e sostenuto da tutti. Luca è una persona eccellente e un bravissimo politico. Ma la sua candidatura non ha pagato. Evidentemente, il metodo di imporre un nome ai cittadini non ha funzionato. Per questo, come Lega, questa volta vogliamo partire dall'ascolto della base e del territorio. Lo spirito è molto costruttivo, siamo fortemente convinti che la cosa più importante sia dare una visione di città alternativa a quella della sinistra, che rispecchi l'interesse dei milanesi con un programma moderno, scritto ascoltando associazioni, comitati e quartieri.
Sorte dice che Milano non si vince con la 'sardonizzazione' del centrodestra.
Pensiamo a costruire la sinergia tra i partiti alleati piuttosto che criticarne i membri. Sorte dovrebbe passare più tempo a Milano e in Lombardia, e non a Roma. Silvia Sardone è una consigliera importante ed efficace, sempre al fianco delle forze dell'ordine e sempre presente sul territorio: merita rispetto. Sono convinto che sia un pensiero condiviso da tanti eletti di Forza Italia che lavorano al nostro fianco per costruire un futuro per la città e che chiedono toni meno accesi al loro segretario. Mi unisco a loro per il bene della coalizione e della città. Servono meno personalismi e più sinergia per riconquistare Milano poiché il nemico non é nella coalizione.
Anche sul velo islamico Forza Italia si è espressa diversamente. Che ne pensa?
Questa è una questione di buon senso: qui parliamo del burqa che copre totalmente il volto. Oggi, in una trasmissione televisiva, commentavo una rapina nel cremasco durante la quale gli autori sono entrati all'interno di una gioielleria con il volto coperto. Con le telecamere non si riconosce chi ha commesso questo atto molto violento. Avere il volto scoperto permette di riconoscere le persone e soprattutto, nel caso della cultura islamica, permette alla donna di avere una consapevolezza in più e di comprendere che il fatto di dover stare sempre alla regole dell'uomo, e di dover stare sempre tre passi indietro, sono concetti intollerabili che devono sparire dalla nostra società.
Torniamo al candidato su Milano. Come deve essere il suo profilo?
Deve unire le periferie e i salotti. E deve essere un candidato pragmatico, con i piedi per terra e di buon senso, cose che oggi mancano nell'amministrazione. E poi deve essere un candidato conosciuto e riconoscibile che possa mettere d'accordo tutti i partiti. Non ci dovranno essere nomi gettati nella mischia da qualcuno soltanto per farli fuori. Il giochino di bruciare i candidati a questo giro non può funzionare.
Le elezioni si giocheranno sull'urbanistica?
Io mi auguro che tra due anni questa situazione creata dalla sinistra sia risolta. Mi riferisco al Salva Milano, ma anche ai continui aumenti dei prezzi delle case e al disastro di Mm nella gestione degli alloggi popolari. Le regole messe dalla sinistra hanno messo in difficoltà non solo i cittadini, ma anche i dipendenti comunali che hanno dovuto rispettare le norme che gli ha dato la politica.