Milano

Milano, Pivetti da pm: dovrà rispondere di riciclaggio

Spiccati inviti a comparire per 4 persone, tra cui Pivetti e il notaio che avrebbe favorito l'operazione import-export con la Cina

Milano, Pivetti da pm: dovrà rispondere di riciclaggio

Sara' sentita nelle prossime ore dagli inquirenti di Milano, Irene Pivetti, indagata nell'ambito dell'inchiesta per riciclaggio che coinvolge lei e la sua holding Only Italia, intime al pilota di rally Leo Isolani. Le perquisizioni fatte ieri dalla guardia di finanza nelle sue societa' sono andate avanti fino alle 3 di notte e hanno coinvolto anche altre 12 sedi di altre societa' coinvolte nell'inchiesta, tra Roma, Brescia e il Mantovano. Spettera' ora al pm Giovanni Tarzia, che ha seguito fino a notte fonda le operazioni eseguite dal nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Milano, esaminare la grande quantita' di materiale sequestrato, tra documenti informatici e cartacei. Da una prima analisi il materiale trovato comproverebbe le ipotesi investigative, ovvero il ruolo di intermediazione della Only in operazioni delle societa' di Isolani per nascondere al fisco alcuni beni (tra cui tre Ferrari). L'Isolani Racing Tema, infatti, nel 2016 vendette marchio, sito web, attrezzature e auto di lusso alla societa' cinese Dahoe, del magnate Zhou Xi Jiang, celebrando la cessione con un evento a Palazzo Brancaccio a Roma, organizzato proprio dalla ex presidente della Camera, Pivetti. Secondo gli investigatori, pero', la compravendita serviva ad occultare e al fisco beni perche' la societa' di Isolani era nella lente del fisco per una maxi evasione.

Da quello che si, sa gli inquirenti hanno chiesto rogatorie in tutto il mondo, visto che le ricerche si stanno muovendo - oltre che sui 6 indagati (persone fisiche) - anche su societa' italiane e straniere. E' probabile che i reati si configurino diversamente, e che si ampli l'ipotesi investigativa, con l'autoriciclaggio oltre al riciclaggio, come reati ipotizzati. Sono stati spiccati inviti a comparire per 4 persone, tra cui Pivetti e il notaio che avrebbe favorito l'operazione con la Cina, per poi far rientrare i capitali tramite su un conto estero a Isolani, tramite una societa' polacca, riferibile al gruppo Only. Proprio nell'ufficio del notaio - depositario degli atti - ieri l'operazione di raccolta documenti ha richiesto parecchie ore. Durante le perquisizioni che si sono svolte anche a casa della ex presidente della Camera, Pivetti avrebbe ringraziato magistrati e finanzieri per la possibilita' di essere convocata in tempo breve per chiarire la sua posizione.

Pivetti: atti mascherine a Busto Arsizio, chiesto dissequestro

Sono state avocate a Busto Arsizio tutte le indagini per la presunta frode nella fornitura di mascherine di cui e' accusata Irene Pivetti: le inchieste di Savona e Siracusa, insieme a quella di Milano dove era confluita un'indagine romana, finiranno, dunque, tutte per competenza nel tribunale del Varesotto poiche' il primo sequestro di materiale importato dalla Cina e' avvenuto all'aeroporto di Malpensa. Nel frattempo la difesa della ex presidente della Camera, condotta da Mirko Palumbo, ha chiesto al tribunale del Riesame il dissequestro delle mascherine.

Secondo le accuse dei pm, la ex politica della Lega, ora titolare di una holding di import export dalla Cina, avrebbe importato una partita di mascherine prive del marchio CE, delle quali una parte sarebbero state comprate dalla Protezione civile e altre sarebbero state vendute sul mercato (tra cui quelle sequestrate a Savona). Dal canto suo la difesa sostiene che la compravendita era avvenuta in emergenza, quando per l'Italia era difficile reperire questi materiali sul mercato ed era stato previsto che il marchio CE, in quel momento, non fosse una discriminante essenziale. La difesa sostiene inoltre che Pivetti avrebbe venduto le mascherine alla protezione civile praticamente a prezzo di costo, e che comunque questi dispositivi hanno un potere filtrante del 97% contro il 95% riconosciuto alle Ffp2. Il dissequestro permettera' eventualmente di poter commerciare di nuovo le mascherine, anche come chirurgiche. L'udienza davanti al Riesame e' prevista per domani mattina.

 








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