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Milano, Polizia locale sequestra 610mila sacchetti di plastica. FOTO

La Polizia locale di Milano sequestra 610mila sacchetti di plastica non a norma immessi in commercio da un 24enne marocchino

Milano, Polizia locale sequestra 610mila sacchetti di plastica

Un’operazione partita da un controllo presso il mercato settimanale di via Marco Aurelio ha portato al sequestro da parte del Nucleo Antiabusivismo della Polizia locale di Milano di 610mila sacchetti di plastica non a norma.

Il trasgressore, un cittadino di origine marocchina di 24 anni, è stato sanzionato per 18.400 euro per aver immesso in commercio sacchetti privi dei requisiti di compostabilità, biodegradabilità e riutilizzabilità e per aver svolto attività commerciale senza autorizzazione. Dopo aver assistito, infatti, alla cessione a titolo oneroso di sacchetti agli operatori del mercato, gli agenti hanno identificato la persona che li stava vendendo e controllato il furgone che utilizzava per il trasporto e la distribuzione, all’interno del quale è stata rinvenuta una prima tranche di circa 70mila borse senza etichettatura e loghi che ne indicassero requisiti di legge, denominazione e sede del produttore.

L’attività di ispezione è stata poi estesa all’interno di un box condominiale in zona Farini dove, da un’attività di osservazione precedente, era stato appurato che il trasgressore si recava con il furgone più volte alla settimana e dove sono state rinvenute altre 540.000 borse in plastica. Una campionatura di otto tipologie di sacchetti è stata trasmessa a laboratori Arpa per verificarne, attraverso le opportune analisi, la reale composizione.

Cs sacchetti box
 

L’operazione nasce nel quadro dell’azione di contrasto alla commercializzazione di sacchetti non conformi ai requisiti stabiliti dal Codice dell’Ambiente, che negli anni 2018 e 2019 ha portato al sequestro da parte del Nucleo Antiabusivismo della Polizia locale di Milano di 8,5 milioni di borse di plastica non a norma e all’identificazione e sanzionamento, tra Milano e provincia, di 15 distributori di borse e imballaggi che rifornivano di sacchetti illegali gli operatori di mercati settimanali e di attività commerciali in sede fissa. In alcuni casi le persone sono state anche indagate per frode in commercio.








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