Milano
Il Milano Pride 2020 è virtuale. Sala: "Uno dei manifesti della città"
Il ricavato di Milano Pride 2020 al netto dei costi verrà destinato a un progetto di housing assistito per le persone Lgbt+ in difficoltà e al Fondo del Comune
Il Milano Pride 2020 è virtuale. Sala: "Uno dei manifesti della città"
È virtuale l'edizione 2020 del Milano PRIDE, l'evento che celebra la diversità e che combatte ogni forma di discriminazione per orientamento sessuale, genere, etnia e credo. Gli eventi in programma fino al 28 giugno - il calendario completo è presente sul sito dell'iniziativa Milanopride.it - si svolgeranno, causa coronavirus, sui canali social della manifestazione tra performance, talk e concerti. Annullata, invece, la tradizionale parata prevista per il 27 giugno. ''Quest'anno il PRIDE è particolarmente importante - fa sapere in una nota Tiziana Fisichella, coordinatrice di Milano PRIDE 2020. - Stiamo vivendo un momento storico eccezionale, la pandemia ha stravolto la vita di tutti noi, l'economia e la società acuendo ulteriormente le discriminazioni e le divisioni. Le emergenze che esistevano già ben prima del lockdown non sono scomparse, anzi sono diventate ancora più urgenti''.
Nell'ambito dell'iniziativa il Cig Arcigay Milano ha lanciato il Rainbow Social Fund, fondo di solidarietà per aiutare le persone più fragili dentro e fuori dalla comunità Lgbt+ milanese a superare questo momento di difficoltà. Il ricavato di Milano PRIDE 2020 al netto dei costi verrà destinato a un progetto di housing assistito per le persone Lgbt+ in difficoltà e al Fondo di mutuo soccorso del Comune di Milano. I primi fondi raccolti saranno destinati, nei prossimi mesi, ad aiutare persone Lgbt+, già inserite nei percorsi dell'associazione, che necessitano di aiuto nel trovare casa e nel pagare l'affitto, garantendo loro un contesto abitativo dignitoso e protetto. Questa prima applicazione del fondo vedrà la stretta collaborazione con l'assessorato alle Politiche sociali del Comune.
'La nostra comunità - spiega il presidente di Cig Arcigay Milano, Fabio Pellegatta - è abituata ad adoperarsi in prima persona per costruire quei valori culturali e sociali che permettono di concepire e realizzare quelli che chiamiamo 'diritti alla persona'. Adoperarsi per rimuovere le disparità sociali che ostacolano la realizzazione dei diritti fondamentali rappresenta altresì un imperativo sociale se si vuole che i diritti possano realizzarsi concretamente''. ''Il Comune di Milano - aggiunge l'assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti - sostiene e affianca il PRIDE con il patrocinio e la presenza, che quest'anno non può essere che virtuale ma non per questo è meno sentita. Nel momento così particolare che tutti noi stiamo vivendo, la comunità Lgbt+ si sta dimostrando particolarmente sensibile alle difficoltà dei milanesi''.
"Il Pride e' diventato uno dei manifesti della Milano contemporanea che vuole cambiare, quindi grazie per la vostra spinta - ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in un video messaggio di saluto -. La vostra scelta di lavorare sul virtuale e' corretta, anche perche' non vedo molte alternative ma ammetto che mi mancheranno quelle strade colorate. Ora non ci sono alternative per cui l'appuntamento dal vivo e' al 2021, c'e' voglia di cambiamento e di andare oltre gli schemi consolidati, dall'altro e' innegabile che ci saranno resistenze, e' chiaro che una certa anima conservatrice si fara' sentire. Per tutti questi motivi dobbiamo continuare a lavorarci insieme".