Milano
Milano, pubblicità sessista: dopo Napoli rimossa anche a Milano. Foto


Rimossa, dopo le polemiche dei giorni scorsi, la pubblicità choc comparsa - come aveva documentato Affaritaliani.it Milano - per le via della città
PUBBLICITA' SESSISTA RIMOSSA ANCHE A MILANO
Un giovane completamente nudo prende da dietro una ragazza. Rimossa, dopo le polemiche dei giorni scorsi, la pubblicità choc comparsa - come aveva documentato Affaritaliani.it Milano - per le via della città.
LA POLEMICA - Dopo il polverone sollevato per la pubblicità dove un ragazzo prestante completamente nudo prende da dietro una ragazza, il cartellone è stato rimosso. Il gigantesco cartellone pubblicitario di un brand di vestiti, era apparso a un incrocio su viale Forlanini a Milano, come aveva documentato Affaritaliani.it Milano. Ora non c'è più, come si può vedere dallo spazio vuoto che pubblichiamo in pagina.
Il brand in questione si chiama Erick Evans, è italiano, e come detto, nonostante la scelta iconografica, vende capi di abbigliamento da uomo e da donna. La rappresentazione a luci rosse, anche se in un'immagine in bianco e nero, sta attirando ovviamente l'attenzione dei residenti in zona e di chi si trova a passare sotto il cartellone pubblicitario in auto.

La pubblicità
Sulla pagina Facebook del brand, dopo l'affissione dello stesso cartellone a Napoli, sono affiorate diverse polemiche, con molti utenti che hanno definito la pubblicità come "sessista" e sottolineano come fosse stata affissa nei pressi di un ospedale pediatrico. Dunque la pubblicità è stata rimossa a Napoli ma è spuntata prima di essere rimossa anche qui - a Milano, come testimoniato dalla foto scattata il 20 febbraio in viale Forlanini e pubblicata da Affaritaliani.it Milano.
Di parere opposto Leonardo Monaco e Barbara Bonvicini, rispettivamente segretari dell’Associazione Radicale Certi Diritti e di Radicali Milano e candidati nelle liste di Più Europa con Emma Bonino: “Un uomo che prende da dietro una donna tenendola per i capelli: agli occhi di alcuni certo sesso è diventato sessista e la polemica, dopo aver travolto Napoli ed essere costata la rimozione dei cartelloni pubblicitari, adesso sembra aver toccato Milano. Grazie per la fatica non richiesta a censori di ogni genere, ma i giudizi sulla “dignità” delle persone in base a posizioni e pratiche sessuali se li tengano per la loro di vita.”
“In un periodo caratterizzato da un dibattito complesso attorno al tema delle molestie sessuali – concludono i due – la sessualità libera e consapevole delle persone non deve essere messa sotto attacco dalle paranoie sessuofobiche del moralista di turno”

Il cartellone vuoto, senza la pubblicità sotto "accusa"