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Milano ricorda Ambrosoli, Sala: "Un esempio per tutti. Corruzione è zavorra"

Il sindaco Sala ringrazia la famiglia Ambrosoli per i valori che rappresentano: "Nel suo comportamento ho cercato di prendere spunto da grandi esempi"

Milano ricorda Ambrosoli, Sala: "Un esempio per tutti. Corruzione è zavorra"

"E' grazie a figure come quella di Giorgio Ambrosoli che le istituzioni possono ritrovare il prestigio che meritano, è grazie al suo esempio che la politica può ritrovare le ragioni profonde della propria funzione sociale di difesa della libertà e delle democrazia, di impegno disinteressato per il bene comune". Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha ricordato così l'avvocato Ambrosoli, assassinato quarant'anni fa per il suo incarico di commissario liquidatore della Banca Privata italiana di Michele Sindona, nella cerimonia che si è tenuta in Tribunale a Milano. "La nostra città, più di altre, prospera e si proietta nel futuro per il senso dei valori delle famiglie milanesi, come quella di Giorgio Ambrosoli. A Milano andiamo avanti sul trasferimento di questo sistema valoriale e non stiamo perdendo questa qualità", ha detto ancora, ringraziando la famiglia Ambrosoli per essere "un esempio per la città di Milano" e parlando anche un po' di sé. "Nel mio piccolo - ha rivelato - quando la mattina mi guardo allo specchio spero di aver imparato qualcosa da questi esempi e credo di essere un sindaco che nel suo comportamento ha cercato di prendere qualcosa da questi grandi esempi". Salutato da un caloroso applauso, Sala ha parlato anche di corruzione, "zavorra per il nostro sistema economico".

Con tanto di incongruenze, come quella di un sistema "che in Italia lascia impuniti i reati finanziari, che sono lo 0,4% della popolazione carceraria, contro una media europea dieci volte superiore. Il carcere non è certo una soluzione ma qualcosa non funziona e occorre mettere in campo nuovi strumenti per combattere la corruzione", ha sottolineato, citando anche la stessa Expo. "Credo - ha aggiunto - che sia uno dei pochi fatti inequivocabili che Milano dopo l'Expo abbia fatto della proiezione internazionale una delle carte su cui fondare il proprio sviluppo e qui c'è la consapevolezza di come la corruzione e l'illegalità rappresentino una zavorra per il nostro sistema economico, un freno che ci impedisce di competere nel confronto internazionale". Secondo il sindaco, "la corruzione mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni nello stato di diritto, danneggiando non solo l'economia, ma anche la stessa vita democratica. Tenere alta la guardia contro la corruzione significa restituire dignità alle istituzioni e alla politica come servizio allo Stato e alla comunità. Ricordare questi aspetti significa rimettere al centro il rispetto per le istituzioni".







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