Milano

Milano ricorda i 30 anni dal genocidio in Ruanda

Alessandro Pedrini

L'evento alla "Casa della memoria" per ricordare uno dei massacri più sanguinosi del Ventesimo secolo

Milano ricorda i 30 anni dal genocidio in Ruanda

Sabato 20 aprile alla “Casa della Memoria” di via Confalonieri, Milano ha ricordato i 30 anni dal genocidio organizzato dagli estremisti hutu in Ruanda, in uno dei massacri più sanguinosi del XX secolo.

Il dramma dei cento giorni di sterminio in Ruanda

Il Comune di Milano, nella persona di Elena Buscemi, Presidente del Consiglio Comunale, ha onorato la commemorazione ricordando la vicinanza della città al popolo ruandese. Sono intervenuti, sotto l’attenta regia di Daniele Scaglione, Honorine Mujyambere, presidente di Ibuka Italia, Francois Nkulikiyimfura, ambasciatore del Ruanda in Italia, Ofer Arbib, console del Ruanda a Milano, Luciano Longo, console del Ruanda a Torino.  Molto toccante la testimonianza di Lydia Umurerwa sopravvissuta alla tragedia che ha raccontato il dramma di quei 100 giorni di sterminio.

La serie di omicidi, durata 100 giorni prima che le milizie ribelli del Fronte patriottico ruandese (RPF) prendessero Kigali nel luglio 1994, costò la vita a circa 800.000 persone, in gran parte tutsi ma anche hutu moderati. Da allora la piccola nazione ha trovato il proprio equilibrio sotto la guida ferma del presidente Paul Kagame, che guidava l'RPF, ma i segni di quella violenza rimangono. Il mancato intervento della comunità internazionale in Ruanda fu motivo di persistenti polemiche e tardivi mea culpa.

Come da tradizione, ad aprile - il mese in cui le milizie Hutu scatenarono la carneficina nel 1994 – si celebra l'accensione di una fiamma commemorativa da parte di Kagame al Kigali Genocide Memorial, dove si ritiene siano sepolte più di 250.000 vittime.







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