Milano

Milano, ripartenza del mercato immobiliare più lenta del previsto

Il mercato immobiliare a Milano si sta riprendendo ma in modo più lento rispetto alle attese: i numeri dell'Osservatorio immobiliare di Nomisma

Milano, ripartenza del mercato immobiliare più lenta del previsto

Il mercato immobiliare a Milano si sta riprendendo ma in modo più lento rispetto alle attese. E' quanto rileva l’analisi del secondo Osservatorio immobiliare di Nomisma 2018. Nel 2016 la crescita delle compravendite di abitazioni, iniziata nel 2014, ha registrato aumenti a due cifre (+21,5%): nel 2017 c'è stato un nuovo incremento seppure a tassi più contenuti rispetto all’anno precedente (+8,1%), per poi proseguire nel primo trimestre del 2018 con un significativo ridimensionamento, tanto da non raggiungere il +1%. Sul versante degli affitti, la domanda è rimasta stabile ma piuttosto sostenuta.

E’ il segmento della locazione ad anticipare e confermare tendenze che faticano a manifestarsi sul versante dell’acquisto. La ripresa del mercato è attestata da canoni in aumento (+1,1% su base annua) per il terzo semestre consecutivo e da tempi medi di locazione piuttosto brevi (in media 2,5 mesi). Il segmento della proprietà sta lentamente ritornando in territorio positivo. I prezzi proseguono la loro crescita (+0,7% su base annua per il nuovo e +0,1% per l’usato).

I tempi medi di vendita (5 mesi) e lo sconto medio sul prezzo richiesto (10,5%) esprimono il ritorno a una condizione di liquidità.Per il prossimo semestre gli operatori prevedono una performance positiva del mercato delle compravendite e delle locazioni residenziali con quantità e valori in crescita. La performance del mercato di uffici e negozi è ancora negativa e al di sotto dei livelli medi registrati negli ultimi vent’anni. Anche la domanda risulta debole, mentre le transazioni stanno lentamente riprendendo quota. Nello specifico, quelle degli uffici sono calate nel primo trimestre dell’anno in corso, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-1,2%), mentre crescono le transazioni dei negozi (+2,1% la variazione tendenziale del primo trimestre dell’anno).







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