Milano
Milano, Sala: "Da Prefetto e Questore per impedire il raduno dell'estrema destra europea"
Il sindaco di Milano prende posizione contro il "Remigration Summit" convocato il 17 maggio: "Si vieti il suo svolgimento". Fratelli d'Italia: "Contro la libertà di espressione"

Milano, Sala: "Da Prefetto e Questore per impedire il raduno dell'estrema destra europea"
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha risposto a una lettera della "Rete Nessuna persona e' illegale" per impedire il Remigration Summit, appuntamento dell'estrema destra europea convocata a Milano per il 17 maggio. "Care amiche e cari amici della Rete Nessuna persona e' illegale, ho ricevuto il vostro appello volto ad impedire il "Remigration Summit" e vi ringrazio per le considerazioni che avete voluto condividere - si legge nella lettera -. Concordo con voi: Milano, citta' medaglia d'oro della Resistenza, modello da decenni di accoglienza e convivenza civile, non si merita lo sfregio di uno show-summit come quello lanciato da Martin Sellner e sostenuto da tutte le sigle reazionarie che lo seguono. Sono dell'avviso - prosegue Sala che gia' si era schierato contro il raduno - che temi complessi e articolati come quello delle migrazioni non possano e non debbano essere affrontati con tali modalita': con i toni di questo summit e con adunanze che alimentano l'odio e la disumanita'".
Sala conclude: "Pertanto, anche facendo tesoro della vostra lettera aperta, chiedero' un incontro al Prefetto e al Questore di Milano ribadendo con forza quanto gia' dichiarato nei mesi scorsi: si blocchi il "Remigration Summit" e si vieti il suo svolgimento sul territorio milanese". Il Pd ha organizzato per lo stesso giorno una contro-manifestazione "Fuori i fascisti da Milano".
Fratelli d'Italia: "Da Sala posizione gravissima contro il principio di libertà d'espressione"
Una presa di posizione che non è piaciuta a Fratelli d'Italia. Così Simone Orlandi, Coordinatore cittadino, e la vice coordinatrice Deborah Del'Acqua: "Una posizione gravissima, che va contro il principio fondamentale della libertà di espressione garantito dalla nostra Costituzione. Come dimostrano i fatti, il Comune di Milano consente senza problemi la manifestazione “Fuori i fascisti da Milano” prevista per il 17 maggio, mentre, come si legge chiaramente nella lettera ufficiale del sindaco, vieta il “Remigration Summit”, in quanto ritenuto non conforme alla sua visione politica. È evidente dunque che non si tratta di una questione di ordine pubblico o di rispetto delle regole, ma di una discriminazione ideologica inaccettabile". Quindi l'appello: "Chiediamo quindi alle istituzioni competenti di garantire il rispetto della legge e di impedire questa deriva autoritaria. Milano merita di essere una città libera, non un feudo ideologico in cui il sindaco decide chi può parlare e chi no".
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