Milano
Milano, divieti alle moto: FdI rilancia il referendum ma il Comune tira dritto
Moto e divieti a partire da ottobre, FdI rilancia con un referendum. Sala: “Solo esibizionismo, noi lavoriamo con buonsenso”. Censi: "Stop deroghe, si va avanti"

Milano, Sala: "Referendum contro i divieti per le moto? Esibizionismo"
A Milano Fratelli d’Italia è pronta a promuovere un referendum contro i nuovi divieti di circolazione per le moto più inquinanti, previsti a partire da ottobre. Il sindaco Giuseppe Sala, a margine dell’inaugurazione di una nuova strada pedonale davanti a una scuola, lunedì 31 marzo ha commentato con toni critici l’iniziativa: “Non c’è bisogno del referendum, possono farli tutti quelli che vogliono, sono solo teoria. Per incidere davvero serve il 50% delle adesioni e costano tantissimo. Ogni tanto si evocano e poi non si fanno mai: è solo esibizionismo di qualcuno”.
Il primo cittadino ha comunque ribadito l’impegno dell’amministrazione ad ascoltare le istanze dei cittadini, anche sul tema della mobilità a due ruote. “Noi sappiamo cosa faremo – ha spiegato –. Cerchiamo di lavorare con buonsenso. Anche sulle moto stiamo prestando attenzione alle richieste, ci rifletteremo”. Infine, un messaggio ai motociclisti: “Porremo grande attenzione anche ai loro diritti”.
Divieti a Milano, Lega: "Follia, siamo a fianco dei motociclisti"
Così il consigliere comunale della Lega Silvia Sardone ed il segretario cittadino Samuele Piscina: "La Lega, che è stata la prima a stanare la Giunta su questa follia, ancora una volta é al fianco dei motociclisti. Per questo abbiamo presentato oggi un Ordine del Giorno per chiedere il rinvio ai divieti previsti per ottobre".
"Dopo il contentino del Sindaco Sala con il rinvio di un solo anno dei divieti, a ottobre scatteranno i provvediamenti restrittivi che la sinistra milanese vuole adottare per demonizzare i motoveicoli, causando così maggiori criticità per la mobilità e l'ambiente in cittá. L'Ordine del giorno che abbiamo presentato chiede al Sindaco di pensare a tutti i milanesi, posticipando al 2028 il divieto di accesso e di circolazione all’interno di Area B e C per i motoveicoli e per i ciclomotori a due tempi Euro 2 e 3, a gasolio Euro 2 e 3 e a benzina a quattro tempi Euro 0, 1 e 2”.
“I motoveicoli sono l'unico mezzo motorizzato che permette di diminuire il traffico e l'inquinamento per le strade. Vietarne la circolazione porterebbe l'utente stradale unicamente all'utilizzo dell'auto con gravi contraccolpi sulla mobilità cittadina. Solo la sinistra non riesce a capirlo e i dati disastrosi della politica cittadina sulla mobilità ne sono la dimostrazione. Siamo di fronte a dilettanti allo sbaraglio a Palazzo Marino, incapaci di fare una vera politica ambientale. La Giunta torni sui suoi passi perchè a pagarne le conseguenze sono sempre i milanesi che sono costretti a respirare la pessima aria cittadina", concludono gli esponenti leghisti.
Censi: "Non ci saranno ulteriori rinvii"
Ma nella serata di lunedì l'assessore alla Mobilità Arianna Censi ha ribadito: "La disciplina che blocca i motoveicoli più inquinanti è in vigore dal 2018. Non ci saranno rinvii al divieto di circolazione oltre a quello che abbiamo già dato per un anno che ritenevano, tra Covid e altre questioni, corretto per consentire un'organizzazione diversa. Ricordo però a tutti che i motocicli Euro 0 e 1 sono già vietati in tutta la Regione Lombardia, Euro 0, 1 e 2 sono vietati in Piemonte, Emilia Romagna e Veneto. Poi naturalmente le città sono più severe rispetto ad altri".