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Milano, Salvini: Albertini in squadra, ora candidato vincente

Elezioni per Palazzo Marino, Salvini: noi al cambiamento e al futuro di Milano ci teniamo

 Milano, Salvini: Albertini in squadra, ora candidato vincente

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"Io personalmente e tutta la Lega continueremo a lavorare per il bene di Milano, per l'unita' del centro destra. Mi spiace che i ritardi o i silenzi di qualcuno abbiano convinto Albertini a farsi da parte, ma Albertini fara' parte della squadra perche' noi al cambiamento e al futuro di Milano ci teniamo. Individuare il prima possibile un candidato vincente e poi costruire con Albertini una squadra che possa riportare a Milano a quello che merita dopo gli anni grigi e l'immobilismo di Sala e della sinistra". Lo afferma il leader leghista Matteo Salvini in un video.

 "Mi auguro sinceramente che il centrodestra esca da questo impasse e trovi un accordo perché altrimenti rischia di perdere per la terza volta consecutiva Milano. E noi non vogliamo, né dobbiamo coltivare il vizio della sconfitta". Lo dice all'Adnkronos l'ex senatore Roberto Formigoni, commentando la decisione di Gabriele Albertini di non candidarsi a sindaco di Milano alle prossime amministrative. "Gabriele Albertini era un candidato più che valido, a mio avviso. Peccato che non si sia raggiunto un accordo tra i partiti di centrodestra che avrebbero dovuto sostenerlo". Era "un candidato forte, e questo lo confermavano anche i sondaggi", in grado "certamente di riunire le truppe per fare una campagna elettorale seria", e "di ottenere un sostegno pressoché unanime". Vale a dire che "avrebbe stimolato una campagna elettorale partecipata dalla gente, impegnata e vivace", oltre al fatto che "alcuni sondaggi lo davano come possibile vincente". Dunque "era un candidato ideale" anche perché "nei suoi nove anni di mandato precedente, dal 1997 al 2006, aveva dimostrato di saper fare il sindaco in maniera egregia". E' stato quindi un "peccato che non si sia stato raggiunto un accordo unanime tra tutte le forze di centrodestra che dovevano sostenerlo, perché questa mi sembra la vera ragione per cui lui, signorilmente, si è sfilato. Ha preso atto che non c'erano le condizioni". 

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