Milano
Milano, spazi comunali a una onlus vicina a Lealtà Azione: è polemica
Uno spazio del Municipio 8 dato in concessione a una onlus facente parte dell'area neonazista riconducibile a Lealtà e Azione, è polemica
Milano, spazi comunali a una onlus vicina a Lealtà e Azione: è polemica
"Apprendo con molta rabbia che uno degli spazi dati in concessione all'interno del Municipio 8 è stato assegnato ad una Onlus facente parte dell'area neonazista riconducibile a Lealtà e Azione, uno dei gruppi di destra eversiva più pericolosi di Milano. Non solo trovo inaccettabile che a Milano organizzazioni di questo genere possano muoversi a piede libero, la beffa è che possano ottenere uno spazio comunale, uno spazio che merita di essere assegnato a quell'associazionismo di quartiere che fa bene alla nostra città e che anima contesti talvolta complessi come quello del Gallaratese. Il comune di Milano deve revocare immediatamente la concessione per destinarla all'utilizzo che merita, Lealtà e Azione non deve avere spazio nella nostra città". Così Gabriele Mariani, candidato sindaco di Milano in Comune e Civica AmbientaLista, sull'assegnazione di uno spazio in via Appennini alla onlus Bran.Co.
Il Comune di Milano: "Contratto non ancora stipulato"
Non è ancora stato stipulato il contratto tra il Comune di Milano e l'associazione Bran.co onlus per l'assegnazione dello spazio in via Appennini 167, nell'ambito del bando lanciato da Palazzo Marino per le locazioni di spazi e negozi nel Municipio 8 ad attività no profit su cui oggi ha chiesto chiarimenti il presidente del Municipio 8, Simone Zambelli chiedendo all'amministrazione una presa di posizione.E' quanto emerso dalla commissione consiliare Casa riunitasi online questo pomeriggio. Come ha spiegato il direttore dell'Area, Sergio Ardese, "lo spazio rientra tra i venti messi a bando: è stata approvata una graduatoria provvisoria, ma prima di giungere alla sottoscrizione del contratto devono ancora essere fatti tutti i controlli di rito. Se tutti i controlli non danno un esito favorevole non si giunge all'assegnazione. I controlli vengono fatti sia sulla ragione sociale sia sui titolari delle associazioni. Se dovessero emergere irregolarità di ogni tipo verranno individuate". La questione è stata sollevata oggi dal presidente del Municipio 8, Simone Zambelli, che ha posto l'attenzione sull'associazione Bran-co onlus, sottolineando che sarebbe "legata al movimento neo-fascista Lealtà e Azione, il cui ispiratore è Leon Degrelle, iniziatore del pensiero negazionista, noto antisemita e criminale di guerra". La richiesta di Zambelli all'amministrazione è stata quella di prendere una posizione.
Durante la commissione il consigliere comunale del Pd, David Gentili, ha commentato: "In consiglio si è parlato molto di questa associazione. Proprio per questa realtà, il consiglio aveva approvato nel 2018 un ordine del giorno che obligasse le associazioni che chiedevano spazi al Comune a sottoscrivere una dichiarazione di adesione ai valori democratici e antifascisti, prima delle determine che precedono l'assegnazione. L'associazione Bran.co non può sottoscrivere una dichiarazione del genere e se la sottoscrive l'amministrazione dovrà impugnarla. Chiedo che venga sospesa l'aggiudicazione".
"Potrebbe diventare interessante nel prossimo regolamento, che potrebbe essere elaborato, pensare di poter avere un'attenzione e un calibro più attento con quello che ha a che fare con una vita democratica della città che rispetta le sue regole ha commentato l'assessore alle Politiche Sociali Gabriele Rabaiotti -. Le regole che sono anche quello del pluralismo, che ha anche dei paletti, delle attenzioni, dei confini e se non fossero sufficientemente chiare nel modello usato fino ad oggi o non fossero più efficaci nella società di oggi, è bene che questo tipo di attenzione venga sollevata nei regolamenti e trattata con il sistema della disciplina e della regola pubblica che vale per tutti e non solo per quelli che avvertiamo più lontani. La regola deve valere nel gioco a cui tutti sono ammessi. Esistono dei requisiti, delle discipline, delle regole che devono garantire il bene pubblico dentro un sistema di democrazia. Ma l'architettura deve valere per tutti: se non funziona più l'architettura, è possibile cambiarla, è fuori di dubbio".
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