Milano
Milano, spray al peperoncino all'Hollywood: "Il Governo intervenga"
Licia Ronzulli, presidente della commissione bicamerale per l'Infanzia e l'adolescenza: "Spray al peperoncino, rischio emulazione"
Milano, spray al peperoncino all'Hollywood: "Il Governo intervenga"
L'incubo di Corinaldo nella notte di sabato all'Hollywood di Milano: nella celebre discoteca di corso Como, attorno alle 2.30, ignoti hanno infatti spruzzato spray al peperoncino. Non è ancora chiaro se chi ha compiuto il pericoloso gesto volesse approfittare della confusione per compiere dei furti all'interno del locale. Ma poco prima era anche scoppiata una piccola rissa tra due ragazzi, costata a un 19enne marocchino alcune ferite. Indagano i carabinieri, lo spray sarebbe stato spruzzato in quantità modeste e non ha provocato gravi intossicazioni. Ma il locale era affollatissimo anche per via della Fashion Week. La musica si è fermata, i tecnici hanno riacceso le luci e la security ha aperto tutte le porte per far uscire le persone. Due giovani sono rimasti lievemente intossicati mentre una ragazza di 21 anni è caduta durante il 'fuggi fuggi' generale e ha riportato una lieve contusione al fianco.
L'8 dicembre 2018 nele Marche morirono nella calca sei persone ed altre rimasero ferite, proprio a causa dell'uso improprio di spray urticante. "L'utilizzo improvvido dello spray al peperoncino nei locali notturni rappresenta un grave pericolo per le ragazze e per i ragazzi che li frequentano ed e' fonte di grande preoccupazione per i loro genitori". Cosi' Licia Ronzulli, presidente della commissione bicamerale per l'Infanzia e l'adolescenza, in una nota. "Dopo la terribile strage di Corinaldo le istituzioni si erano impegnate ad evitare nuovi casi, ma le indagini della magistratura che hanno assicurato alla giustizia i colpevoli non sono state sufficienti ad evitare emulazioni. Dopo il caso di questa notte a Milano, che per fortuna non ha avuto conseguenze gravi, e' bene che governo e Parlamento decidano di affrontare con rapidita' il problema aumentando i controlli e regolamentando diversamente la vendita e l'uso di questo strumento che, nato per l'autodifesa personale, si sta rivelando offensivo e pericoloso", conclude Ronzulli.