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Milano, Stazione Centrale: agente di polizia accoltellato da migrante
Milano: esercito e polizia in Stazione centrale

Milano, agente di Polizia accoltellato da un migrante in Stazione Centrale

 

Un agente di Polizia e' stato ferito lievemente in seguito ad una colluttazione durante un controllo. A quanto si apprende era stata segnalata una persona con un coltello in piazza duca D'Aosta, dal lato della stazione dei taxi. Per questo motivo sono intervenute due volanti e un agente, che ha individuato l'uomo armato, e' sceso e ha cercato di bloccarlo dopo aver indossato il giubbotto antiproiettile. Ne e' scaturita una colluttazione in seguito alla quale l'agente e' rimasto ferito alla spalla, quindi e' stato soccorso e portato in ospedale in codice verde. L'aggressore, secondo quanto riferito, era alterato e non aveva documenti addosso: e' stato accompagnato in questura e dai primi accertamenti si tratterebbe di un uomo originario della Guinea. Il poliziotto non e' grave.

A segnalare l'uomo armato che si aggirava nei pressi della Stazione Centrale e' stato un addetto delle navette per gli aeroporti. Dapprima infatti questo aveva visto il giovane di colore aggirarsi urlando nella zona laterale alla stazione, quindi gli ha chiesto se avesse bisogno di qualcosa. Per tutta risposta lui ha tirato fuori un coltello lungo una decina di centimetri e l'ha minacciato. Gli addetti della navette si sono dovuti barricare nell'autobus per paura di un'ulteriore reazione del giovane che era visibilmente alterato e continuava ad agitare l'arma bianca. Da dentro il mezzo hanno chiamato la polizia ma l'addetto ha continuato a seguirlo con l'occhio per un centinaio di metri tanto che e' stato in grado di segnalare agli agenti in che direzione fosse andato. Sono intervenute due volanti e quattro uomini della polizia per bloccarlo, ma durante la colluttazione l'agente e' rimasto ferito lievemente.

 

Stazione Centrale, migrante accoltella poliziotto: su di lui un recente ordine di espulsione

 

Mentre lo accompagnavano in questura ha gridato "Voglio morire per Allah", ma questo non basta per attribuire all'episodio avvenuto oggi intorno alle 12.30 in stazione Centrale un collegamento con il terrorismo. Il guineano di 31 anni, che ha ferito ad una spalla un poliziotto, anche lui 31 anni, dell'Ufficio Prevenzione Generale intervenuto in piazza Duca d'Aosta a fermarlo, e', in questo momento, in questura dove si sta procedendo all'arresto. L'uomo ha una sfilza di precedenti per resistenza, minacce, e lesioni personali e un recente ordine di espulsione emesso il 4 luglio dal Questore di Sondrio. Intorno all'ora di pranzo e' stato visto agitarsi da un addetto degli autobus che portano agli aeroporti; poi ha tirato fuori da uno zaino un coltello multiuso da una decina di centimetri e lo ha minacciato. L'addetto si e' barricato nell'autobus e ha chiamato la polizia, che e' arrivata. Insieme all'agente ferito e' intervenuto un altro capo pattuglia di 49 anni, che e', invece, rimasto illeso; in tutto le pattuglie sul posto al momento dei fatti erano 3. Non si sa ancora quando il 31enne guineano e' arrivato in Italia perche' addosso non aveva documenti ne' si hanno ancora notizie su un suo eventuale percorso di radicalizzazione. Le indagini sono ora affidate al coordinamento della pm Paola Pirotta.

Ha almeno 5 alias l'aggressore che verso l'ora di pranzo ha ferito lievemente un poliziotto in Stazione Centrale a Milano. Uno di questi e' Mamodou Saidou, fornito in uno dei numerosi fermi che ha avuto per lesioni, resistenza e minacce a pubblico ufficiale. Dalle prime notizie filtrate e' emerso che il guineano 31 enne e' in Italia da almeno un paio d'anni. Si sta anche controllando se avesse assunto droga.

E' accusato di tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale non solo nei confronti dell'agente ferito ma anche degli altri 3 poliziotti che hanno tentato di fermarlo. Mamadou Saidou Diallo - questo uno degli almeno 5 alias da lui forniti in passato - 31 anni, guineano, e' stato arrestato e ora nei suoi confronti e' gia' pronto un provvedimento di immediata espulsione dall'Italia. Il 31enne guineano e' risultato "gestibile", secondo quanto riferito, subito dopo l'aggressione e durante il trasporto verso la questura in via Fatebenefratelli, tanto che non e' stato richiesto l'intervento dell'ambulanza.

Agente accoltellato da migrante in Stazione Centrale: le reazioni

 

SALVINI: "MANO LIBERA ALLE FORZE DELL'ORDINE" - "Voglio morire per Allah! ha urlato un immigrato africano, clandestino con precedenti, che aveva appena accoltellato un poliziotto in Stazione Centrale a Milano. Basta! Mano libera alle Forze dell'Ordine: pulizia e ordine ragazzi, gli italiani vogliono stare tranquilli e sono con voi". Lo afferma il segretario della Lega, Matteo Salvini.

FIANO: "SALVINI VUOLE SOLO SPREMERE VOTI" - "Prima di tutto la nostra solidarieta' all'agente ferito a Milano, piena e fraterna. Ma la nota del segretario della Lega Nord Salvini e' pericolosa, come sempre. A Salvini non interessa quello che e' successo a Milano e perche'. A Salvini interessa spremere voti da qualsiasi incidente, se poi il paese con il suo partito al governo dovesse trasformarsi in un Far West, dove senza regole si puo' sparare comunque, amen, il tentativo di appiccare un incendio politico per Salvini vale qualsiasi cinismo.". Cosi' Emanuele Fiano, deputato del Pd, che aggiunge: "Alle forze dell'ordine va la nostra gratitudine e la nostra azione concreta di governo - i governi di centro sinistra hanno dato soldi, quelli di centro destra li hanno tolti. Noi abbiamo fatto assunzioni loro le hanno bloccate. Noi abbiamo portato fino in fondo il riordino delle loro carriere dimenticato dai governi con la Lega. Noi abbiamo approvato la Legge antiterrorismo e ora e' in approvazione la legge contro la radicalizzazione dell'Islam. All'agente di Milano la nostra stima e solidarieta' ma per evitare drammi, occorrono responsabilita' e soluzioni, non slogan e magliette, di cui e' cosi' ricco Salvini", conclude Fiano.

MELONI: "SIA IMMEDIATAMENTE ESPULSO" -  "Alla Stazione Centrale di Milano un giovane poliziotto e' stato aggredito e colpito con una coltellata da un immigrato africano con un ordine di espulsione e precedenti penali per lesioni, minacce e resistenza a pubblico ufficiale". Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. "Fortunatamente il giubbotto antiproiettile ha evitato il peggio e l'agente si e' salvato. Piena solidarieta' al poliziotto e a tutte le Forze dell'Ordine, che ogni giorno rischiano la loro vita per colpa delle folli politiche del Governo. L'immigrato sia espulso immediatamente: non deve rimanere un minuto in piu' in Italia", aggiunge Meloni.

SALA: "ANDARE AVANTI CON I CONTROLLI QUOTIDIANI" -  "Non c'e' altra soluzione se non andare avanti con i controlli quotidiani". Cosi' il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commentando l'aggressione di oggi in stazione Centrale nei confronti di un poliziotto. "Le forze dell'ordine rischiano ma ci sono - ha constatato il Sindaco, che ha promesso di discutere ancora un volta con prefetto e questore della questione relativa alla stazione Centrale, definita 'un luogo cruciale', anche perche' "nonostante il decreto di espulsione la persona gravitava ancora su Milano". Un ringraziamento "per il pronto intervento agli agenti di polizia che hanno fermato l'aggressore ed evitato che la situazione potesse diventare ancora piu' pericolosa" e' arrivato dall'assessore alla sicurezza, Carmela Rozza: "L'episodio di oggi rafforza la mia convinzione che stiamo operando nel modo giusto, con controlli costanti che non devono venire meno e semmai devono essere intensificati" ha affermato, aggiungendo che "chi crea problemi deve essere allontanato, chi delinque deve essere arrestato e gli extracomunitari pericolosi devono continuare ad essere rimpatriati". I controlli nelle aree intorno allo scalo ferroviario, ha proseguito Rozza, "sono necessari per identificare coloro che occupano l'area della stazione, in modo da poter distinguere delinquenti, persone irregolari e sfruttatori da chi sosta tranquillamente". Un impegno definito "gravoso", ma "possibile grazie alla continua presenza nella piazza di esercito, polizia, carabinieri e polizia locale".

BORDONALI: "IMMIGRAZIONE E' PERICOLO PER LA SICUREZZA" - "Registriamo la seconda aggressione in pochi mesi ai danni di agenti delle forze dell'ordine in stazione centrale. Non dobbiamo assolutamente sottovalutare l'accaduto. Il problema dell'immigrazione di massa sta affliggendo Milano e la Lombardia e rappresenta un notevole pericolo per la sicurezza". Lo ha detto Simona Bordonali, assessore alla Sicurezza, protezione civile e immigrazione della Regione Lombardia in merito all'aggressione che si e' verificata nella zona della stazione centrale a Milano. "Per fortuna l'agente indossava un giubbotto antiproiettile e non ha riportato danni gravi. Gli siamo vicini e ringraziamo i suoi colleghi intervenuti prontamente. Immaginiamo cosa sarebbe successo se questo immigrato avesse aggredito dei passanti", ha concluso Bordonali.

GRIMOLDI: "ORA ESPULSIONI DI MASSA" - La Lega lombarda, branca regionale della Lega Nord, chiede "espulsioni di massa" dopo che un immigrato ha ferito un poliziotto in stazione centrale a Milano. "L'immigrato gambiano che ha ferito con un coltello un agente di polizia oggi alla stazione Centrale di Milano era sottoposto a decreto di espulsione dalla questura di Sondrio eppure girava libero e indisturbato sul nostro territorio", scrive in una nota, il segretario della Lega lombarda, Paolo Grimoldi. "Domandiamo al ministro Minniti perche' questo clandestino non sia stato espulso dal nostro territorio. E perche' non vengono allontanati gli oltre 100 mila clandestini, secondo la stima dell'osservatorio regionale sugli immigrati, presenti sul territorio lombardo?", prosegue Grimoldi. "Servono espulsioni di massa dalla Lombardia e servono subito. Minniti si svegli o preferisce aspettare che ci scappi il morto?".

SAVINO: "GRATITUDINE ALLE FORZE DELL'ORDINE"- "Esprimo la mia solidarieta' e vicinanza al poliziotto che e' stato aggredito, per fortuna senza conseguenze, da un immigrato della Guinea alla Stazione Centrale di Milano. Dovremmo sempre ricordarci di coloro che quotidianamente presidiano le nostre citta' proteggendoci e cercando di arginare con la propria incolumita' e con spirito di sacrificio le politiche folli che hanno portato l'Italia a questo livello di saturazione. E ringraziarli". Lo dichiara Sandra Savino, parlamentare di Forza Italia. "Troppo spesso la politica, concentrata su questioni inutili e calcoli elettorali, si dimentica dei piu' preziosi servitori che lo Stato abbia: le forze dell'ordine. A loro va tutta la mia riconoscenza e gratitudine", conclude Sandra Savino.

 

 

 

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