Milano, stupro dell’81enne al parco: caccia al Dna dell’aggressore
La donna ha descritto l'uomo che ha abusato di lei come "un giovane di 30-35 anni, straniero, pelle scura, con cappello nero"
Milano, stupro dell’81enne al parco: caccia al Dna dell’aggressore
Forse solo il ritrovamento e l'analisi di tracce di dna dell'aggressore sul corpo o sugli indumenti della vittima potrebbero segnare una svolta nelle indagini sullo stupro ai danni di una donna di 81 anni, avvenuto il 30 agosto alla periferia nord di Milano.
A quanto trapela in ambienti giudiziari, l'inchiesta, coordinata dai pm Cristiana Roveda e Gianluca Prisco, appare molto complessa dal momento che non ci sono immagini vista l'assenza di telecamere nel Bosco di Bruzzano e nemmeno ci sono testimoni oculari che possano ricondurre all'identita' dell'aggressore. Gli inquirenti sperano che l'uomo abbia 'lasciato' la sua impronta genetica sul corpo o sugli abiti della vittima.
La donna ha descritto l'uomo che ha abusato di lei come "un giovane di 30-35 anni, straniero, pelle scura, con cappello nero, maglietta e pantaloni sempre neri". "Mi ha detto di sdraiarmi - ha raccontato a 'Il Giorno' e al Tg3 Lombardia l'81enne - gli ho risposto che gli avrei dato dei soldi, gli ho chiesto di lasciarmi andare. All'inizio pensavo volesse rapinarmi. 'Quanti soldi vuoi?', ho ripetuto ma lui ha continuato: 'Voglio te'. A quel punto, gli ho detto la mia eta', ma lui mi ha bloccato da dietro, tenendomi stretta e mi ha violentata". Poi, la donna spiega di essere tornata a casa, di avere raccontato tutto al figlio e di essere andata all'ospedale Niguarda.