Milano
Milano, tre giovani evasi dal carcere Beccaria
Due di loro, 16 e 17 anni, sarebbero tra gli organizzatori della sommossa della scorsa settimana
Milano, tre giovani evasi dal carcere Beccaria
Ancora problemi al carcere minorile Beccaria di Milano. Ieri sono fuggiti tre ragazzi, prima due detenuti stranieri, due fratelli di 16 e 17 anni che sarebbero tra gli organizzatori della sommossa della scorsa settimana e poi una terza persona. Oggi intanto è previsto l'avvicendamento del comandante del contingente di Polizia Penitenziaria e l'arrivo di un'unita' di sostegno agli agenti e al personale. "Nei giorni scorsi si e' conclusa un'ispezione presso l'Istituto per minorenni "Beccaria" di Milano, da parte di funzionari del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunita', a seguito della quale sono stati individuati alcuni interventi infrastrutturali da svolgersi con la massima urgenza. Il Nucleo Investigativo regionale dei baschi blu, unitamente alle Forze dell'ordine, e' mobilitato per rintracciare i due giovani evasi". Lo scrive in una nota, il Dipartimento.
Beccaria, SAPPE: da molto tempo arrivano segnali preoccupanti
"Quel che è avvenuto è davvero incredibile e sconcertante", commenta Alfonso Greco, segretario lombardo del SAPPE "i due evasi erano nel gruppo avanzato e sono gli stessi che si sono resi promotori delle rivolte scorse e mai trasferiti nonostante i comportamenti pregressi. Tra l'altro, uno dei fratelli è la terza volta che tenta di evadere. Cos'altro serve per capire che le carceri per minori non sono collegi dove stanno ragazzini indisciplinati ma vere e proprie galere che detengono delinquenti e criminali, ancorchè qualche minorenne? Sono mesi che il SAPPE chiede di prendere posizione a livello ministeriale a tutela di chi in carcere lavora in prima linea, ossia le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria". Per il segretario generale del SAPPE, Donato Capece, "da molto, troppo tempo arrivano segnali preoccupanti dall'universo penitenziario minorile: Palermo, Catania, Acireale, Beccaria, Torino, Treviso, Bologna, Casal del Marmo a Roma, Nisida, Bologna, Airola? abbiamo registrato e continuiamo a registrare, con preoccupante frequenza e cadenza, il ripetersi di gravi eventi critici negli istituti penitenziari per minori d'Italia. Da anni, specie da quando la politica ha deciso che anche i maggiorenni fino a 25 anni possono essere ristretti nelle carceri minorili, abbiamo chiesto inutilmente che le politiche di gestione e di trattamento siano adeguate al cambiamento della popolazione detenuta minorile, che è sempre maggiormente caratterizzata da profili criminali di rilievo già dai 15/16 anni di età e contestualmente da adulti fino a 25 anni che continuano ad essere ristretti". "La realtà penitenziaria minorile italiana è fatta di violenza, eventi critici, aggressioni ed evasioni: altro che i racconti surreali di certe fiction tv?", conclude Capece.