Milano
Milano, omicidio vigile Savarino: complice di Nikolic resta in carcere
Nicolò Savarino fu investito e ucciso il 12 gennaio 2012 da Remi Nikolic. Sull'auto era presente Milos Stizanin che incitò alla fuga Nikolic
Milano: uccisione agente Savarino, complice resta in carcere
Il tribunale del Riesame di Milano ha confermato la misura cautelare in carcere per Milos Stizanin, l'uomo che era nel suv con Remi Nikolic quando quest'ultimo, il 12 gennaio 2012, investì e uccise a Milano l'agente di polizia locale Nicolò Savarino. La misura gli è stata notificata in carcere, dove Stizanin già si trova per reati commessi in Serbia e dove è in attesa di estradizione. L'uomo, nomade serbo, era stato arrestato per la morte di Savarino lo scorso 3 luglio con l'accusa di concorso in omicidio volontario. "L'incitamento di Stizanin alla fuga - si evidenzia nell'ordinanza - rappresenta il contributo iniziale alla condotta criminosa che ha portato, senza soluzione di continuità, all'investimento e alla conseguente uccisione dell'agente di polizia Savarino".
"Dopo più di 7 anni, finalmente un po' di giustizia - è il commento di Riccardo De Corato, assessore a Sicurezza e Polizia locale di Regione Lombardia -. Finora i cari, gli amici e i colleghi dell'agente hanno dovuto assistere a una ridicola condanna per il conducente dell'auto, che dopo averlo investito lo ha trascinato per 300 metri uccidendolo, ovvero solo 9 anni, e i fratelli del vigile hanno ricevuto la proposta di un risarcimento di 30mila euro, comprensiva delle spese legali, da Qbe Insurance, compagnia assicurativa che agisce per conto del Comune di Milano, di cui Nicolò, morto a 42 anni mentre era in servizio, era dipendente. Come se una vita umana valesse solo 9 anni di carcere e 30mila euro. Ora, l'augurio è che il complice dell'investitore venga condannato severamente".