Milano
Milano, un dipendente del Comune ha rubato 600 telefoni, tablet e pc
Le indagini della Polizia locale: dei 5mila dispositivi assegnati al personale ne mancavano 600. Li aveva sottratti un dipendente per rivenderli
Milano, un dipendente del Comune ha rubato 600 telefoni, tablet e pc
Nei giorni scorsi gli agenti dell’Unità investigazioni e prevenzione della Polizia locale hanno indagato in stato di libertà 11 persone per la sottrazione di oltre 600 apparecchi elettronici nuovi di proprietà del Comune di Milano immagazzinati presso gli uffici dell'Amministrazione. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano, erano state avviate lo scorso giugno in seguito alla denuncia per la sottrazione di 57 telefoni cellulari e 8 tablet da parte dell’ufficio Innovazione Tecnologica e Digitale del Comune.
Le indagini della Polizia locale sui dispositivi elettronici mancanti
Gli investigatori hanno tracciato tutti gli apparecchi elettronici in carico al Comune, circa 5mila dispositivi fra cellulari, tablet e computer portatili, inventariando con l’aiuto del personale comunale quali fossero stati effettivamente assegnati ai dipendenti e quali mancassero, incrociando tabulati, lettere di vettura del fornitore, lettere di consegna ai singoli dipendenti, codici di attribuzione (IMEI), apparecchi tutt’ora in magazzino; dall’esito di questo minuzioso controllo è risultato che mancavano all’appello 600 dispositivi.
Quindi la Polizia locale è passata all’analisi dei tabulati telefonici per localizzare i telefoni, i tablet e i computer portatili spariti individuandoli nell’area territoriale compresa tra alcuni comuni del pavese e della provincia di Milano e in alcuni casi al di fuori dell’ambito regionale.
Dispositivi elettronici sottrattig da un dipendente del Comune con dieci complici esterni
L’analisi dell’area di utilizzo dei dispositivi ha consentito di effettuare le necessarie perquisizioni, di rientrare in possesso di una parte dei dispositivi rubati e individuare gli autori del furto, tra questi un dipendente del Comune e dieci complici esterni. I telefoni venivano venduti prevalentemente con il passaparola e in alcuni casi nei mercati rionali da intermediari. Le indagini sono tutt'ora in corso per individuare altri dispositivi.