Milano
Milano, vandalizzato il murale di Ramelli. Fdi: "Non ci facciamo intimidire"
Il deputato milanese di Fratelli d'Italia Fabio Raimondo: "Gesti simili incitano all'odio e alla violenza riportando indietro le lancette della Storia"
Milano, vandalizzato il murale di Ramelli. Fdi: "Non ci facciamo intimidire"
"Questa notte e' stato vandalizzato il murale che abbiamo realizzato sotto casa di Sergio Ramelli, nel 2004, con i militanti di Azione Giovani", rende nota il deputato milanese FdI Fabio Raimondo. "Lo abbiamo dipinto sul muro - spiega - proprio nel punto esatto in cui 50 anni fa, il 13 marzo del 1975, alcuni studenti di Medicina appartenenti ad Avanguardia Operaria gli sfondarono il cranio con pesantissime chiavi inglesi. Sergio morira' in un letto d'ospedale dopo 47 giorni di agonia. Quel giorno, il 29 aprile, il Consiglio comunale di Milano accolse la notizia della sua morte con un applauso infame e vigliacco". "Quel murale, negli anni piu' volte vilipeso e sempre ripristinato, resta il simbolo di ha raccolto il testimone ideale di chi ha conosciuto Sergio per consegnarlo via via alle generazioni successive. Non ci faremo di certo intimidire - riprende Raimondo - da chi con gesti simili incita all'odio e alla violenza e vorrebbe pericolosamente portare le lancette della Storia indietro agli anni bui della nostra Repubblica".
I militanti di FdI ripuliscono il murale di Ramelli
Il murale è stato quindi ripulito. Il coordinatore cittadino di FdI Simone Orlandi e il vice coordinatore Deborah Dell'Acqua, hanno voluto "ringraziare di cuore" i militanti che "sono intervenuti immediatamente per cancellare lo sfregio vergognoso al murales". "Sfregiare la sua memoria - hanno detto - non è solo un atto vile, ma anche un insulto alla nostra democrazia e ai valori di rispetto e convivenza civile che dovrebbero essere condivisi da tutti." "Continueremo a batterci affinché nessuno possa calpestare la storia e i sacrifici di chi, come Sergio - hanno aggiunto -, ha pagato un prezzo altissimo solo per aver espresso il proprio pensiero. Milano non dimentica e noi non arretreremo mai di fronte a chi cerca di dividere con l'odio ciò che dovrebbe unirci".
La Procura di Milano aprirà un fascicolo sull'imbrattamento del murales. La Digos depositerà un'informativa sull'episodio al procuratore Marcello Viola e, poi, sarà aperta un'indagine con l'ipotesi di reato di deturpamento e imbrattamento