Milano, alla scoperta di San Paolo Converso
Ammirandone le facciata, iniziata a costruire intorno al 1613, possiamo notare una ricchezza incredibile di decorazioni scultoree
La chiesa di San Paolo Converso, insieme al monastero, fu edificata nel 1549 ed è di tipo claustrale a doppia sala, ovvero una per le suore ed una peri fedeli. Ammirandone le facciata, iniziata a costruire intorno al 1613, possiamo notare una ricchezza incredibile di decorazioni scultoree. Questi magnifici lavori vennero affidati a maestri della Fabbrica del Duomo. L’interno è a una navata divisa come si diceva in due; in alto un meraviglioso affresco di Vincenzo Campi “Cristo che ascende al cielo” ricopre la volta e le pareti. Anche nella sala interna possiamo ammirare un meraviglioso affresco, l’Ascensione della Vergine.
Sempre opera di Vincenzo Campi e del fratello sono i dipinti che adornano le cappelle della sala esterna. Tutti questi affreschi, realizzati con il realismo tipico del tardo rinascimento, stupiscono per la loro bellezza. Non si può non notare le cancellate in ferro e marmo che chiudono le cappelle: sono dei rarissimi esempi di arte austriaca del 1700. Nel 1808, il monastero venne sgomberato, la chiesa sconsacrata ed adibita a magazzino. Nel 1932 l’architetto Mezzanotte, seguì il restauro conservativo di tutti gli affreschi dell’aula che da quel momento verrà destinata a sala per concerti di musica sacra e, complice l’ottima acustica venne adibita a sala d’incisione per registrazioni.