Minibond, investimenti e credito alle pmi: workshop al Politecnico
Il nodo del credito alle pmi e la dipendenza delle imprese dal rubinetto del canale bancario: se ne è parlato ad u workshop al Politecnico di Milano
Il nodo del credito alle pmi e la dipendenza delle imprese dal rubinetto del canale bancario è uno dei temi caldi sul tavolo del Tesoro che vorrebbe allargare la platea di investitori pronti a credere direttamente nelle aziende nazionali. Del tema se ne è parlato stamane al convegno organizzato dal Politecnico di Milano, nell’ambito dell’osservatorio sui Mini-Bond con la partecipazione dell’agenzia di rating Cerved, il Fondo Italiano d’Investimento, la compagnia americana Adp e Tenax Capital, tra i più importanti investitori con fondi ad hoc in questi strumenti. I minibonds sono obbligazioni quotate emesse da aziende piccole e soprattutto medie Italiane ed hanno un taglio molto variegato fra i €1M ed i €50M. Dalla loro introduzione nel 2013, ci sono state 170 emissioni per un totale di ca. €1.5BN. Ai minibonds occorre però aggiungere gli investimenti in private debt e/o direct lending, ovvero strumenti di debito non quotati, sottoscritti tipicamente da fondi di investimento specializzati ed assicurazioni.
Il totale di finanziamenti erogati via minibonds e private debt, si compara con ca. €300BN di finanziamenti erogati in Italia dalle banche alle piccole e medie imprese, di cui ca. 80% a medio lungo termine. Ne deriva che da un lato il mercato per questi strumenti e’ ancora relativamente piccolo e minore rispetto al canale bancario, ma sia la disponibilità di investimento dei fondi specializzati che il rapido disimpegno delle banche dal segmento dei finanziamenti a medio lungo verso le PMI, supportano una forte domanda da parte delle imprese e quindi tassi di crescita registrati quasi esponenziali.
Il workshop prova a fare il punto sulle caratteristiche di questi strumenti e sui progressi fatti anche alla luce di una serie di interventi normativi recenti ed atti a rendere sia il sistema di garanzie a favore degli investitori che le procedure di escussione delle stesse piu’ efficienti e veloci a favore dei creditori. “L’erogazione di credito a medio lungo termine alle piccole e medie imprese italiane non può prescindere da una rigorosa analisi del credito o due diligence e da un sistema legale di garanzie come il pegno, privilegio o ipoteche per massimizzare le possibilità di recupero in caso di default. Le norme in questione sono spesso complicate ed eterogenee ma gli interventi legislativi degli ultimi anni sono in linea con le best practice internazionali e quindi benvenuti ma resta ancora da fare” dichiara Vito Ronchi, Senior Portfolio Manager Tenax Capital e gestore del fondo credito della società londinese che ha al suo attivo sette investimenti diretti in pmi italiane.