Milano
Ministro Azzolina in visita a Milano, la protesta davanti all'Istituto Massa
La ministra è a Milano per partecipare a un tavolo di lavoro sulla scuola
Ministro Azzolina in visita a Milano, la protesta davanti all'Istituto Massa
"La Lombardia e' una delle regioni di cui andare piu' fieri. La scuola sta facendo un grande lavoro e ce la fara'". Cosi' la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina questa mattina a Milano durante la visita all'istituto comprensivo 'Riccardo Massa' di via Quarenghi. La ministra, in Lombardia per il tavolo regionale sulla riapertura di settembre, ha voluto prima incontrare la dirigenza e il personale di questa scuola di prima periferia che "grazie all'innovazione metodologica sperimentata in questi anni, attira molti studenti dal centro e ha innalzato i livelli di apprendimento" ha spiegato la dirigente scolastica Milena Piscozzo
. La scuola e' gia' pronta per settembre: "Abbiamo organizzato le aule in base alle disposizioni del comitato tecnico scientifico e utilizzato tutti gli spazi nei vari plessi- ha illustrato la dirigente- Molto attento e' stato il comune di Milano a venire incontro alle necessita' dell'istituzione scolastica. Inoltre ho predisposto l'acquisto di kit da campeggio con sedute e tavolini per creare in ogni plesso almeno due aule all'esterno, con tendoni, per poterli utilizzare fino ad ottobre". La ministra ha visitato la scuola, accompagnata dalla preside e dalla direttrice dell'ufficio scolastico regionale della Lombardia Augusta Celada "alla quale va il mio ringraziamento per il grande lavoro che stanno facendo", ha sottolineato Lucia AZZOLINA parlando alla stampa, dopo una riunione a porte chiuse tra la dirigente scolastica e la direttrice dell'Usr. All'esterno non sono mancate le contestazioni. Una ventina di manifestanti del comitato priorita' alla scuola, piattaforma no Dad, coordinamento studentesco Azadí e coordinamento collettivi studenteschi, hanno chiesto, con megafono e striscioni "un rientro in aula in sicurezza e in presenza perche' la Dad ha accentuato le disparita' e le disuguaglianze e per questo chiediamo piu' fondi per piu' spazi contro le classi pollaio". "La gara per i monobanchi partira' molto presto, se ne sta occupando il comitato Arcuri- ha assicurato la ministra- Le singole postazioni garantiranno il distanziamento ma in futuro permetteranno l'avvicinamento, ossia avere una innovazione didattica che permetta agli studenti di lavorare in gruppo e fare peer to peer come studenti e studentesse ci chiedono da tempo. A Usr e dirigenti il compito di fare le rilevazioni scuola per scuola per calcolare il numero di monobanchi necessari". Cosi' come "stiamo quantificando l'aumento di organico regione per regione". E in riferimento alle scuole dell'infanzia Lucia Azzolina ha precisato: "Abbiamo massima attenzione per il segmento della scuola dell'infanzia perche' i bambini sono quelli che hanno sofferto di piu'. Nelle linee guida non abbiamo parlato di distanziamento perche' per ovvi motivi non puo' esserci. Per questo daremo piu' organico per riaprire a settembre e ridare ai bambini la socialita' che gli e' stata tolta. Non servono allarmismi, servono proposte, serve lavorare a testa bassa e con umilta'". Infine un appello alle famiglie e' quello che ha rivolto la ministra all'Istruzione durante la sua visita a Milano: "La misurazione della temperatura va fatta a casa, poi ogni scuola puo' organizzarsi autonomamente. Il discorso pero' e' non creare assembramenti, ci sono scuole da migliaia di studenti, dovrebbero stare a distanza l'uno dall'altro e si creerebbero ingressi scaglionati che durerebbero ore. Quindi la cosa migliore per evitare che i bambini possano infettarsi e' prendere la temperatura a casa".
LA VISITA DELLA MINISTRA - Il ministro dell'istruzione, Lucia Azzolina, sta visitando l'istituto Riccardo Massa, di Milano, uno di quelli che si sono attrezzati per essere pronti a partire a settembre in sicurezza. All'esterno del plesso, una piccola protesta organizzata da una quindicina di persone, del "Comitato Priorita' alla scuola", per esprimere preoccupazione per la ripartenza, in quanto non tutte le scuole sono riuscite ad adeguarsi per poter riprendere le lezioni dopo l'estate, rispettando le regole sanitarie, sul distanziamento. Su due striscioni si leggono le scritte "Futura umanita'" e "Piu' fondi per spazi, docenti e mobilita'. Cosa ci danno? Un miliardo in sedie per un futuro di plastica". I manifestazioni chiedono che il governo metta la scuola tra le sue priorita', che a settembre si parta con "scuole in presenza per tutti, in quanto non tutti i genitori hanno la possibilita' e gli strumenti culturali per lezioni a distanza". Nonche' l'assunzione dei precari. Il ministro ha incontrato la dirigente scolastica Milena Piscozzo e la direttrice generale ufficio scolastico regionale Augusta Celada. Al termine della visita dell'istituto Massa, Azzolina partecipera' al Tavolo regionale sulla ripresa di settembre.
Azzolina: riapertura scuole a settembre con più personale
Il ministero dell'Istruzione conta di riaprire le scuole materne a settembre. Lo ha precisato la ministra dell'Istruzione a margine di una visita a una scuola a Milano. "Daremo loro - ha detto Azzolina - più organico: ce la facciamo a riaprire a settembre, non servono solo gli allarmismi ma le proposte, lavorare a testa bassa con molta umiltà e portare risultati a casa. Anche le scuole dell'infanzia riapriranno a settembre e restituiremo quella socialità ai bambini". La scuola dell'infanzia "è un segmento della scuola per cui abbiamo la massima attenzione". I bambini, argomenta, "sono quelli che hanno sofferto di più durante il lockdown e non abbiamo parlato di distanziamento nella scuola d'infanzia nelle linee guida perché non può esserci". Per questo, arriverà più personale. Quanto alla discussa decisione di implementare l'utilizzo di universitari non ancora laureati per le supplenze nelle scuole, afferma "Penso che questo Paese debba assolutamente dare la possibilità ai giovani di lavorare. Se vanno all'estero ci lamentiamo, se restano a casa ci lamentiamo, e poi questi giovani lavoravano già". "La Lombardia - sottolinea Azzolina - è una delle regioni che hanno più supplenze per la scuola dell'infanzia e la primaria. Non è una novità. Lo abbiamo semplicemente messo all'interno di graduatorie e questo faciliterà le segreterie che non dovranno impazzire dietro le mad, daremo da lavorare a persone che hanno scelto di fare l'insegnante e un percorso, che era a numero chiuso. Persone preparate".
Scuola: Azzolina, "Molto presto gara per mono banchi"
Dei mono banchi se ne sta occupando il commissario Domenico Arcuri e "la gara partira' molto, molto presto", ha detto il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina, al termine della visita all'istituto Massa. "I banchi sono singoli e al momento sono quelli che ci garantiranno maggiore distanziamento - ha spiegato - ma che in futuro permetteranno l'avvicinamento, cioe' di avere una innovazione didattica che permette agli studenti di lavorare in gruppo". Al momento il ministro non ha quantificato il numero dei banchi che serviranno in quanto sono ancora in corso le rilevazioni: "le abbiamo fatte prima con l'ufficio scolastico regionale e adesso anche con i dirigenti scolastici. Stiamo distinguendo per la scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado" ha spiegato. Quanto alla Lombardia "penso sia una delle Regioni di cui andare piu' fieri e orgogliosi nel Paese, che ha attraversato momenti difficilissimi. Sono stata qui per l'esame di Stato, a Bergamo, stanno facendo grandissime cose". In particolare l'istituto Riccardo Massa "e' una delle scuole che e' gia' pronta per iniziare a settembre, ce ne sono delle altre che sono un po' piu' in difficolta'. Sara' nostro compito accompagnarle una per una - ha assicurato Azzolina - finche' tutti quanti tornino a scuola. Se ce la fa la Lombardia, e la Lombardia ce la fa, puo' farcela tutto il Paese".
Scuola:Azzolina, misurare febbre a casa, tutti hanno termometro
Non sara' obbligatorio misurare la temperatura all'ingresso delle scuole alla ripartenza a settembre. Sara' 'compito' dei genitori controllare se i loro figli hanno la febbre, prima di uscire da casa, ha spiegato il ministro dell'istruzione. "Noi contiamo sulla responsabilita' a casa delle famiglie. Se un bambino e' gia' malato a casa e ha la febbre non abbiamo bisogno di mandarlo sull'autobus. Quindi la misurazione va fatta a casa, poi ogni scuola nella sua autonomia puo' organizzarsi come crede" ha detto. E a chi 'obiettava' che ci possono essere famiglie disagiate che non hanno un termometro, Azzolina ha replicato "Abbiamo dato soldi alle scuole a sufficienza per fare anche questo laddove fosse necessario. Pero' credo che un termometro a casa ce l'abbiano quasi tutti se non tutti".