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Stati generali dell'Ingegneria, "progettare risposte per i milanesi di domani"

La Centrale dell'acqua di Milano ospita gli Stati generali dell'Ingegneria: le sfide di progettisti e politici per una Milano che continuerà a crescere

di Eleonora Aragona

Un viaggio nella Milano letteraria delle periferie e della mala per condurci fino alla città di oggi. Il confine della periferia e dei luoghi del degrado che si è progressivamente spostato, da Porta Venezia il “Check-point Charlie” è giunto alle porte della città. Piero Colaprico, giornalista e scrittore, è stato colui che ha tracciato questo percorso per la Milano che cambia. Un’introduzione d’effetto per la due giorni degli Stati generali dell’ingegneria che ha preso il via questa mattina nella Centrale dell’acqua. “Milano oggi è la locomotiva d’Italia, ma sta trainando i vagoni o si limita a guardare le altre città dall’alto della sua trasformazione?”, questa la domanda provocatoriamente lanciata da Colaprico ai successivi relatori.

Primo tra tutti il sindaco Giuseppe Sala che, seppur non presente fisicamente, si è mostrato in un video messaggio con cui ha sottolineato che la concretezza e la competenza, caratteristiche tipiche del settore ingegneristico, saranno le basi su cui fondare la “nuova fase di trasformazione e rigenerazione che Milano sta vivendo. Le grandi sfide in questo momento sono la realizzazione del Mind nell’ex area Expo, e il Piano quartieri”.

Riqualificare e ridefinire interi quartieri, avere una mobilità sostenibile, essere una città smart e safe, tutelare e mettere in sicurezza il costruito e il territorio urbano, sono questi i punti chiave di questi Stati Generali dell'Ingegneria, organizzati dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano e da MM Spa. Un evento che ha visto le istituzioni, i cittadini e i professionisti milanesi insieme per scoprire quale sarà la città del futuro e per riflettere su come affrontare le prove che questo futuro pone davanti. Un confronto che porrà anche al centro la questione del ruolo che gli ingegneri avranno nella progettazione e nella gestione di questa trasformazione urbana.

Dopo i saluti istituzionali delle autorità presenti, la mattina è proseguita con gli interventi introduttivi dei presidenti e direttori generali delle due realtà ambrosiane promotrici, che hanno raccontato il percorso identitario condiviso che ha portato alla definizione e organizzazione dell'evento.

In particolare il presidente di MM Spa, Davide Corritore ha sottolineato come la Milano di oggi dopo 30 anni stia rivendo un fenomeno che aveva già conosciuto negli anni ’70. “Nei prossimi anni è previsto un incremento di residenzialità, si parla di 180/200 mila persone in più. Questi cittadini avranno bisogni e domande di cui progettisti e politica devono tener conto nella trasformazione che operano in città”. Corritore ha anche aggiunto “Dovremo adattare la città in previsione dei cambiamenti di usi, costumi e abitudini che si stanno prospettando”.

Milano è da molti indicata come modello su cui plasmare lo sviluppo delle altre città italiane. Se si pensa ad una smart city sul territorio nazionale la città è spesso chiamata in ballo. Stefano Cetti, direttore generale di MM Spa, associa la definizione di smart city alla vivibilità. “La città diventa intelligente”, ha detto Cetti, “quando riesce ad essere il punto di riferimento dei cittadini”. Per poter realizzare questa visione occorre però sicuramente che il decisore politico abbia visione e risorse ma ancora di più che ci si affidi alla competenza e professionalità. “Milano”, nella visione di Cetti, “deve gran parte del suo ruolo di locomotiva della nazione alla qualità della gestione dei servizi pubblici. Società come MM, ATM, AMSA permettono agli amministratori di poter pensare oltre sapendo che i servizi primari, diritto dei cittadini, funzionano”.

E l’ingegneria in questa trasformazione avrà un ruolo centrale. “Bisognerà porre maggiore attenzione a temi legati alla sostenibilità ambientale, alla produzione dei beni e alla gestione delle persone” – ha sottolineato Carlotta Penati, consigliere dell’OIM. “L’ingegnere dovrà essere sempre più sociale”.

“Nei processi di cambiamento che sta affrontando Milano, gli ingegneri sono uno dei principali attori tecnici che devono confrontarsi con gli attori primari, ovvero pubblica amministrazione e cittadini: appuntamenti come gli Stati Generali dell’Ingegneria diventano così fondamentali momenti di incontro e confronto per una gestione partecipata e per far comprendere come e quanto l’ingegnere sia a servizio di Milano”, ha ricordato Bruno Finzi, Presidente Ordine degli Ingegneri di Milano.

Sicurezza, vivibilità e resilienza, mobilità e logistica e salute sono i quattro macro temi al centro dei talk tecnici introdotto da questi interventi e che proseguirà nel pomeriggio e sabato 1 dicembre. Si alterneranno al microfono esperti, docenti universitari e vertici aziendali, ingegneri e non. Le conclusioni saranno affidate ad un relatore d'onore, il Direttore del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano Fiorenzo Galli che, vista la ricorrenza nel 2019 dei 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci, dedicherà la lecture finale al genio del maestro rinascimentale, riflettendo su quali sono e saranno gli scenari di cultura e sviluppo futuri.