Milano

Mobile, ipotesi mini-Salone. E' spaccatura tra espositori: brianzoli ancora co

di Fabio Massa
Il fronte si è rotto. Da una parte i brianzoli (e i veneti), dall'altra gli altri. Pare proprio che - dopo l'emersione del caso del Salone del Mobile, che sarebbe saltato se non ci fosse stata una ampia mobilitazione istituzionale - il fronte degli espositori si sia spaccato in due parti. Da una parte i big, tra cui Poliform (che pure ha scritto ad Affari che farà ciò che deciderà FederlegnoArredo) e Poltrona Frau (che invece ha deciso di non partecipare), che costituiscono la maggior parte degli espositori, di origine veneta e brianzola. Questi stanno conducendo una battaglia perché il Salone venga rimandato. Secondo rumors la teoria che sta prevalendo è che risulta inutile investire soldi e sforzo su una manifestazione che non avrà i buyer previsti. Dall'altra parte invece gli altri produttori, più sensibili agli appelli del Governo, che ha promesso sgravi. Ad oggi le due opzioni in campo paiono essere l'annullamento - per il quale il presidente del Salone ha dato le dimissioni - oppure una edizione in tono minore. Sarà il cda di FederlegnoArredo a prendere la decisione, con sulla sfondo una partita ancor più complessa. E' infatti in gioco non solo il futuro del Salone ma anche e soprattutto di FLA. Come già infatti gli industriali brianzoli uscirono da Confindustria in polemica con la fusione in Assolombarda, potrebbero egualmente decidere di fare da sè anche per quanto riguarda FederlegnoArredo. Questo sarebbe un colpo gravissimo alla rappresentanza, anche se per adesso è solo un rumors paventato ma non confermato.

fabio.massa@affaritaliani.it







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