Milano

Monopattini, Sala: "Sarebbe meglio una regolamentazione nazionale"

Dopo la morte del 13enne il sindaco di Sesto firma una ordinanza che obbliga all'uso del casco. Ma il collega di Milano: "Meglio leggi nazionali"

Monopattini, Sala: "Sarebbe meglio una regolamentazione nazionale"

Sui monopattini “ci sono delle mancanze nazionali, io sono tra quelli che da più tempo sollecitano una regolamentazione, se questo non avverrà è evidente che le città dovranno trovare una loro formula. Io non voglio essere iper reattivo e agire sulla base di questa emotività e di questa disgrazia. Sono vicino ai parenti di questo povero ragazzino che è mancato, ma voglio studiare bene la cosa. A questo proposito, dopodomani vedo il mio collega Nardella che è stato forse il primo a Firenze a proporre soluzioni diverse, gli è stata anche rigettata ma ci sta riprovando, perché stiamo ragionando su quello che è bene fare”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala durante il punto stampa in via Ardigò all’esterno della fermata Forlanini M4 rispondendo a chi gli chiedeva se il comune di Milano seguirà quanto fatto dal sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano che ha emesso un'ordinanza che prevede obbligo di casco e stretta sul limite di velocità per i monopattini.

“Dal mio punto di vista sarebbe stata enormemente meglio una regolamentazione nazionale – ha aggiunto, come riferisce Mia News -. Anche perché è più difficile da essere accusata da varie associazioni e altre realtà. A livello locale abbiamo avuto l’esempio di Firenze, Nardella ci ha provato un anno fa. Detto questo, è chiaro che se non ci sarà niente a livello nazionale vedremo cosa fare qua. Per esempio si può lavorare sul casco, sulla velocità si è già lavorato, o essere certi sulle assicurazioni che possono coprire eventuali danni a se stessi o altri. Ci sembra di capire che non sta venendo avanti una regolamentazione a livello nazionale quindi credo che tutte le città troveranno la propria forma, meglio se la trovano comune sennò i cittadini possono essere danneggiati a seconda della città in cui vivono”, ha concluso.

L'ordinanza del sindaco di Sesto San Giovanni

Il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, ha firmato questa mattina un'ordinanza sindacale che prevede l'obbligatorietà del casco e la riduzione dei limiti di velocità (20 km/h su piste ciclabili e 5 km/h nelle aree pedonali) per chi si muove su monopattini elettrici su tutto il territorio comunale. Per i trasgressori sono previste sanzioni amministrative.

“Non c'è più tempo da perdere: in attesa che il Parlamento approvi al più presto una legge per regolamentare l'uso di questi mezzi (equiparandoli a ciclomotori), che come abbiamo visto in diverse occasioni possono essere davvero pericolosi, abbiamo deciso di intervenire, per quanto di nostra competenza, con l'obiettivo di iniziare a comporre un quadro normativo chiaro e preciso. Purtroppo per strada si vedono tantissime persone che girano sui monopattini elettrici senza casco e questo può avere conseguenze terribili: il casco è una protezione fondamentale in grado di fare la differenza e salvare la vita in caso di incidenti e cadute. Va usato sempre”.

Così, in una nota il sindaco Roberto Di Stefano. “La tragedia che si è consumata ieri pomeriggio a Sesto San Giovanni – continua il sindaco – ha scosso l’intero Paese: non si può morire a 13 anni cadendo da un monopattino elettrico. E proprio per questo, prima che altri schianti mortali si verifichino sulle nostre strade, sarebbe bene che a Roma affrontassero la questione senza alcun tentennamento. Oltre all'obbligo del casco e alla riduzione dei limiti di velocità, il Parlamento dovrebbe rendere obbligatorie assicurazione e targa, oltre a regolamentare la potenza dei monopattini per bandire mezzi truccati e ad alzare almeno a 16 anni l’età minima per potersi mettere alla guida. Anche perché, la mobilità può dirsi davvero sostenibile solo se sicura e responsabile ed è compito delle istituzioni farsi parte attiva per evitare altre tragedie. A Sesto San Giovanni – chiude Di Stefano – dove abbiamo realizzato piste ciclabili rispettando il Codice della Strada, ovvero separate dalla carreggiata per evitare la promiscuità coi mezzi a motore, abbiamo dato un ulteriore impulso alla sicurezza stradale introducendo regole che tutelano tutti gli utenti, con la speranza di avere a disposizione in tempi brevi altri strumenti normati per legge dal Parlamento a proposito dei monopattini elettrici”.







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