Milano

Montanelli, statua avvolta da un preservativo: blitz dello street artist. FOTO

L'opera-manifesto di Andrea Villa comparsa recentemente a Milano diventa un caso: Forza Italia deposita una interrogazione a Palazzo Marino

Montanelli, statua avvolta da un preservativo: blitz dello street artist Villa

"Preserva la storia": l'immagine, i font, lo stile comunicativo imitano con grande efficacia le provocatorie campagne pubblicitarie alle quali la Durex ha abituato in questi anni. Ma il manifesto che è comparso a Milano è opera dell'artista torinese Andrea Villa. Ed è un manifesto con il quale il "Banksy torinese" prende posizione su uno dei temi più attuali del dibattito politico italiano, quello attorno alla statua dedicata a Indro Montanelli. Il logo dell'azienda diventa  infatti Ducex, in evidente assonanza con "Duce". E l'immagine rappresenta la statua avvolta da un profilattico. Per preservarla da ulteriori atti vandalici da parte di chi ne chiede la rimozione? O per nasconderla alla vista? Di sicuro il falso manifesto pubblicitario fa invece bella mostra di sè, posizionato all'interno del roll alla fermata degli autobus Atm in piazza Cavour, a pochi passi dai giardini intitolati al giornalista in Porta Venezia.  E questo rende ancora più soprendente il blitz, perchè Villa è riuscito ad inserire perfettamente la propria opera all'interno del dispositivo. Anche Atm conferma che il sistema è stato manomesso per poter introdurre il manifesto e che sono state avviate indagini in merito.

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Interrogazione di Forza Italia: "Vendere l'opera per restaurare la statua"

Il caso sta già diventando politico. Il consigliere comunale di Forza Italia Fabrizio De Pasquale ha infatti già annunciato una interrogazione a Palazzo Marino. Queste le sue parole: "Ho chiesto con una interrogazione come sia possibile che il manifesto sia inserito regolarmente in un pannello pubblicitario di Atm. Chiediamo che l'opera venga incamerata da Comune e venduta per ricavare fondi per restaurare la statua di Montanelli (6 giorni di lavoro)  e fare altri restauri ai giardini. Deve essere chiaro che a Milano, per nessun motivo si può imbrattare il patrimonio pubblico e chi vuol farsi pubblicità con l'odio a Montanelli ne paga le conseguenze"








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