Milano

Monza, occupano un appartamento e aggrediscono i poliziotti

Due giovani di origine magrebina arrestati a Natale dopo aver occupato un appartamento e aver minacciato con una bottiglia rotta gli agenti

Monza, occupano un appartamento e aggrediscono i poliziotti

Hanno occupato abusivamente un appartamento a Monza ed hanno poi aggredito gli agenti di polizia intervenuti per liberare l'immobile. Due giovani di 22 e 23 anni, di origine maghrebina, senza fissa dimora, sono stati arrestati nella mattinata dello scorso 25 dicembre. Gli agenti della squadra volanti della questura di Monza e della Brianza sono intervenuti a seguito di una richiesta da parte del proprietario di un appartamento nel complesso immobiliare di via Montelungo 3, il quale aveva riferito la presenza di un occupante abusivo. Giunti sul posto, i poliziotti hanno tentato di accedere all'appartamento che aveva la porta bloccata da un elettrodomestico. Superata questa prima resistenza, sono entrati trovando uno dei due sdraiato su un materasso sistemato a terra. Contro di loro, il giovane ha prima scagliato una bottiglia di vetro, poi li ha minacciati con una bottiglia rotta, ma è stato bloccato e ammanettato. Nella stanza accanto, poi, è stato trovato il secondo. Anche lui ha reagito colpendo gli agenti con una pinza e dando vita ad una violenta colluttazione, ma è stato immobilizzato.

Monza, l'arresto dei due giovani occupanti abusivi

Nel corso della perquisizione personale, come riferisce Adnkronos, i poliziotti hanno trovato un cacciavite con punta a taglio della lunghezza di 18 centimetri, nascosto all'interno di un marsupio. I due sono stati quindi arrestati e condotti in questura per l'identificazione. Il primo è risultato un 22enne originario del Marocco, senza fissa dimora, irregolare sul territorio nazionale e con numerosi precedenti per delitti in materia di sostanze stupefacenti e reati in tema di immigrazione. A suo carico è inoltre emerso un ordine di allontanamento dal territorio nazionale. Il secondo, anch'egli di origini magrebine, di 23 anni, è risultato invece incensurato, senza fissa dimora e irregolare sul territorio nazionale. Nei loro confronti è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere ed è stato attivato l'ufficio immigrazione per l'adozione dei provvedimenti relativi alla permanenza sul territorio nazionale.







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