Milano

Morata infuriato per il benvenuto social a Corbetta: "Privacy violata". Il sindaco: "Reazione scomposta"

di Francesca Ferri

Benvenuto a Corbetta o violazione della privacy? Ai microfoni di Affaritaliani.it il sindaco Marco Ballarini risponde alle critiche di Morata in merito al post sui social in cui annunciava il trasferimento del campione nella città

Morata infuriato per il benvenuto social a Corbetta: "Privacy violata". Il sindaco: "Reazione scomposta" 

"Stupito e rammaricato dalla reazione di Alvaro Morata. Volevamo solo dargli il benvenuto, senza divulgare nessuna informazione riservata". Commenta così ad Affaritaliani.it, Marco Ballarini, sindaco di Corbetta, in merito alla polemica scatenata dal campione spagnolo. Tutto è iniziato quando il primo cittadino ha pubblicato un post entusiasta sui social per annunciare l'arrivo della star del Milan nella sua nuova casa a Corbetta. Un gesto che, però, Morata ha interpretato come una violazione della privacy, portandolo a esprimere un forte disappunto.

Morata infuriato: "Ho perso la mia privacy, devo cambiare casa"

La reazione di Morata non si è fatta attendere. In un post sui social, ha accusato il sindaco di aver violato la sua privacy, sottolineando come la sua sicurezza e quella dei suoi figli fossero state messe a rischio. "Pensavo che il comune di Corbetta potesse garantirmi una certa privacy," ha scritto l'attaccante del Milan, spiegando di sentirsi costretto a cambiare casa a causa di questa esposizione indesiderata.

La replica del sindaco: "Solo un gesto di benvenuto. Se andrà via, da interista me ne farò una ragione"

Il sindaco di Corbetta, sorpreso dalla reazione del calciatore, ha chiarito di non aver violato alcuna privacy. Ha sottolineato che Morata era già stato visto in città e aveva scattato foto con i tifosi al supermercato. "Mi sembrava di aver fatto una cosa carina per dargli il benvenuto, senza divulgare informazioni e documenti privati". Il primo cittadino ha poi aggiunto che, nonostante sia interista, stima Morata come campione e come persona, ma ha trovato la risposta del calciatore "davvero scomposta". E conclude: "Se lascerà Corbetta, da interista me ne farò una ragione". Quindi, Ballarini ha pubblicato su Instagram una nuova Stories che recita "ciao ciao" con tanto di manina e sfondo nerazzurro. Insomma, Ballarini sulla vicenda sembra voler avere l'ultima parola.

E Segrate trolla Corbetta...

Il caso continua ad incuriosire ed appassionare. E sui social i commenti si moltiplicano. Così come i meme. Tra questi, significativo quello pubblicato da Paolo Micheli, sindaco del Comune di Segrate. Che posta una foto modificata di Morata con la maglia del Milan e la scritta "Segrate" invece che "Corbetta". "Ciao Alvaro ti aspettiamo a braccia aperte", è il commento del primo cittadino con tanto di emoticon che sorride. Insomma, adesso Segrate trolla Corbetta.

 

Il Pd contro Ballarini: "Morata ha subito minacce di morte, la vicenda è seria"

“Che vergogna il comportamento del sindaco di Corbetta, Marco Ballarini, che probabilmente si è scordato di rappresentare un’istituzione e non di essere solo un tifoso. Le pesanti minacce di morte ricevute da Morata e dalla sua famiglia in Spagna sono note a tutti e non capire che diffondere il comune della sua abitazione sui social faccia sentire in pericolo il calciatore e i suoi figli, rivela una pochezza umana terrificante. Dopo il danno, anche la beffa: Ballarini prende pure in giro Morata invece di scusarsi, infierendo. Si dice che a volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio. È questo il caso?”, lo dichiara Paolo Romano, consigliere regionale del Pd.

“Questo è l’emblema dell’uso smodato e improprio dei social da parte di Ballarini, aggravato dal fatto che si tratta di una figura istituzionale, che ha fatto della comunicazione con i giovani il suo punto di forza. La sua ricerca del consenso incondizionato non è compatibile con oneri e onori di un pubblico ufficiale. Senza contare che questo suo comportamento ha messo in ridicolo l’intera comunità corbettese, oltre che quella nerazzurra, che lui dovrebbe rappresentare”, fa eco Lorenzo Barba, segretario Pd di Corbetta.








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